I giovani trentenni italiani sono più poveri dei loro genitori (e non solo). Il quadro impietoso fornito oggi da un’indagine di Resolution Foundation.
I giovani italiani, più precisamente i trentenni di oggi, sono i più poveri dal dopoguerra.
A dirlo una recente indagine di Resolution Foundation che ha alzato il velo sul regresso messo a segno dalle ultime generazioni partorite dal Belpaese.
Il riferimento è in particolar mondo indirizzato ai giovani italiani nella fascia d’età compresa tra i 30 e i 34 anni, più poveri del 17% rispetto agli standard registrati dalle generazioni precedenti.
Tutti i (pessimi) dati dell’indagine
La ricerca è stata condotta su un campione di 9 Paesi: Danimarca, Finlandia, Germania, Grecia, Italia, Norvegia, Regno Unito, Spagna, USA, e ha ricavato il reddito mediano di ciascuna generazione a seconda della classe di età, in un arco di tempo compreso dal 1969 al 2014. È da questi dati che sono emerse le condizioni dei trentenni di oggi, i cossiddetti millennials (nati tra il 1980 e il 2000).
Su scala internazionale, i citati millenials tra i 30 e 34 anni sono più poveri del 4% rispetto ai predecessori, ma è scendendo nelle varie economie che si osservano i veri, preoccupanti, gap generazionali. In Grecia, solo per fare un esempio, i giovani sono più poveri del 31% rispetto alle generazioni precedenti, mentre in Spagna la percentuale è al 30%.
In Italia, come già accennato, i giovani sono più poveri del 17% rispetto ai loro genitori ma non tutti i Paesi esaminati hanno lasciato osservare un peggioramento delle condizioni: in Norvegia i trentenni di oggi hanno un reddito maggiore del 13% rispetto ai loro predecessori.
Non solo dati negativi
Una precisazione in merito all’indagine sul peggioramento delle condizioni dei giovani italiani è d’obbligo. I dati estratti dal database dell’organizzazione Luxembourg income study ha fatto notare come la generazione X, quella compresa tra il 1966 e il 1980, abbia goduto di un miglioramento del 6% delle condizioni rispetto ai predecessori degli anni ’40 e ’50.
L’inversione di tendenza è arrivata soltanto con la successiva generazione, quella dei millennials nati tra il 1980 e il 2000. Sono loro, i giovani italiani trentenni di oggi, i più poveri rispetto ai predecessori.
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