In Italia ora il vaccino obbligatorio è possibile per “colpa” di Forza Nuova?

Alessandro Cipolla

11/10/2021

Dopo gli scontri di Roma e l’assalto alla sede della CGIL, in Italia si torna a parlare di un possibile vaccino obbligatorio: l’azione attribuita a Forza Nuova potrebbe costare caro ai no-green pass.

In Italia ora il vaccino obbligatorio è possibile per “colpa” di Forza Nuova?

Se non sarà possibile gestire con buon senso l’obbligo di green pass, e la tensione che si è creata lascia intendere che questo buon senso non è sufficiente, allora forse bisognerà finire all’extrema ratio dell’obbligo vaccinale, ho sempre pensato che si dovesse fare tutto il possibile per evitare di arrivare lì in fondo però effettivamente l’extrema ratio c’è”.

Parole queste di Enrico Letta, pronunciate in TV dal segretario del PD all’indomani degli scontri di Roma tra Forze dell’Ordine e manifestanti no green pass, culminati con l’assalto alla sede della CGIL.

Al momento sono dodici le persone arrestate tra cui anche Roberto Fiore e Giuliano Castellino, ovvero il vertice di Forza Nuova che è stata tra le promotrici della manifestazione capitolina contro l’imminente estensione degli obblighi legati al green pass.

Con la politica che ha condannato in maniera unanime i fatti di Roma, adesso nel mirino sono finiti anche quegli intellettuali, vedi Massimo Cacciari e Carlo Freccero, che nelle scorse settimane si erano detti critici verso le nuove misure decise dal Governo.

Dopo l’assalto alla sede della CGIL che sarebbe stata guidata da Forza Nuova, l’avvocato Taormina che difende Fiore e Castellino parla però di “cautela nel ritagliare sulla testa dei fermati responsabilità che potrebbero risultare non fondate”, adesso non solo ogni discussione sul green pass rischia di essere ricondotta agli scontri, ma sarà più facile anche eventualmente mettere in campo “l’extrema ratio” del vaccino obbligatorio.

Il vaccino obbligatorio ora è più vicino?

Probabilmente non lo sanno, ma i contestatori del green pass che hanno assaltato la sede della CGIL hanno messo in sostanza una pietra tombale su ogni trattativa in merito al certificato verde per i lavoratori.

Già da prima il Governo era intenzionato a tirare dritto, ma dopo i fatti di Roma adesso anche l’ultima proposta lanciata da Matteo Salvini dei tamponi validi per 72 ore appare destinata a finire lungo un binario morto, con il ministro Roberto Speranza che ha confermato come per il momento il green pass resterà così com’è “poi potremo valutare ed eventualmente cambiare”.

I vertici di Forza Nuova, se veramente responsabili dell’irruzione nella sede del sindacato, hanno così fatto un bel favore a tutti i rigoristi che da tempo invocano che in Italia si arrivi all’obbligo vaccinale.

Del resto strano il destino ultimamente dei partiti di estrema destra nel nostro Paese, che non si sono presentati alle recenti elezioni amministrative, a Roma ex CasaPound si sono comunque candidati con la Lega, scendendo però puntualmente in piazza contro le varie misure sanitarie.

Una strategia che a loro ha portato di certo visibilità, ma i fatti della Capitale sono stati un clamoroso autogol per chi manifestando sperava di poter mettere pressione al Governo: l’assalto alla CGIL potrebbe così diventare un argomento a sostegno di un eventuale vaccino obbligatorio, visto che al momento in Italia ci sono ancora oltre 8 milioni di over 12 che non hanno ricevuto neanche una dose.

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