Jaguar Land Rover in crisi: si ferma la produzione per crollo di ordini

Luca Secondino

10 Ottobre 2018 - 15:52

Stop di due settimane nella fabbrica di Solihull, a causa del -50% registrato sulla domanda dal mercato cinese.

Jaguar Land Rover in crisi: si ferma la produzione per crollo di ordini

Jaguar Land Rover ha programmato uno stop della produzione nella fabbrica britannica di Solihull, dove tra le altre viene costruita la Range Rover Velar, e sarà ridotto l’orario di lavoro nello stabilimento di Castle Bromwich.

La principale ragione è il calo degli ordini di circa il 50% dal mercato cinese, a causa dei dazi sull’importazione, ma collabora in questo senso anche la crisi dei motori Diesel, mentre l’esito ancora incerto della Brexit getta un’ombra sul gruppo britannico.

Come parte della strategia della compagnia, Jaguar Land Rover ha l’obiettivo di raggiungere efficienza operativa e allineerà le forniture in base al dinamismo della domanda globale.

Così ha commentato un portavoce del gruppo in un comunicato.

Jaguar Land Rover, si ferma la produzione

Non è il solito stop pianificato per creare un collo di bottiglia, ma una vera e propria pausa della produzione affinché vengano ottimizzati i tempi e i costi per costruire le auto di lusso che vengono esportate in tutto il mondo.

Dal 22 ottobre rimarrà chiusa per due settimane la fabbrica di Solihull e a Castle Bromwich sempre da questo mese fino a dicembre sarà ridotta a tre giorni la settimana lavorativa.

Il sindacato Unite ha fatto sapere che non ci saranno tagli del personale.

Il peso dei dazi e la crisi del Diesel

Jaguar Land Rover, che nel 2017 ha costruito circa un’auto su tre circolanti nel Regno Unito, un totale di 1,67 milioni di parco auto, ha riportato una perdita del 50% nelle vendite in Cina, a causa dei dazi sull’importazione esito della guerra commerciale con gli Stati Uniti.

Il mercato cinese ha subito un calo della domanda negli ultimi mesi, da quando i consumatori sono più cauti negli investimenti, viste le frizioni economiche tra Pechino e Washington.

A pesare sul gruppo britannico c’è anche la crisi del Diesel, sotto cui rientrano circa il 45% dei modelli, colpiti dalle restrizioni contro le emissioni e in alcuni Paesi dalle sovrattasse.

Sul destino di Jaguar Land Rover pesa molto anche la Brexit, nel caso in cui il Regno Unito dovesse uscire dall’Unione Europea abbandonandone anche il libero mercato.

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