Trump punta sul timore dell’elettorato tradizionalista americano di vedere Kamala Harris alla Casa Bianca al posto del candidato ufficiale Joe Biden.
Donald Trump ha deciso di cambiare strategia per guadagnarsi la conferma alla Casa Bianca. L’obiettivo dell’attuale Presidente americano è quello di indicare Kamala Harris come sua sfidante alle elezioni USA 2020, al posto del candidato ufficiale del Partito Democratico Joe Biden ancora avanti nei sondaggi.
In questo modo, secondo il punto di vista dello stesso Trump, Kamala Harris sarebbe la migliore alleata per vincere il prossimo 3 novembre, a causa del timore che una donna nera e di origini indiane potrebbe suscitare nei confronti dell’elettorato più tradizionalista degli Stati Uniti.
Kamala Harris è la migliore alleata di Trump per battere Biden
Sia Trump che il Partito Repubblicano stanno quindi cercando di far passare il messaggio come la vera antagonista sia la candidata alla carica di vice-presidente, con Biden pronto a dimettersi all’indomani delle elezioni per lasciare a Harris lo Studio Ovale.
D’altronde, come osservato da diversi analisti della politica americana, Trump ha cercato di insistere su una comunicazione basata su misoginia, razzismo e paura della sinistra radicale che però ha più difficoltà ad attecchire nei confronti di un competitor maschio, bianco e moderato come Joe Biden.
Proprio nei suoi confronti si registra il tentativo di affidargli l’appellativo “Obiden” per associarlo a Barack Obama. Tuttavia si è trattato di un esperimento che è stato presto abbandonato a causa dello scarso successo ottenuto.
La nuova strategia di Trump
L’obiettivo del tycoon, secondo gli osservatori americani, potrebbe però rivelarsi un boomerang, essendo Kamala Harris distante dal ritratto di una “donna nera rabbiosa” e pronta a vendicarsi contro i bianchi americani.
Tuttavia, anche in un recente comizio, Trump ha insistito nel descrivere uno scenario catastrofico che vedrebbe la Harris come prima presidente donna degli Stati Uniti, ritenendolo un insulto per il Paese.
Inoltre, lo staff della comunicazione sta rilanciando un video in cui la running mate aveva avuto un lapsus parlando della prossima “amministrazione Harris” al posto dell’“amministrazione Biden-Harris”, sostenendo come la verità venga a galla nella clip.
Una donna alla Casa Bianca, mission impossible?
La strategia è quindi quella di prefigurare una situazione che veda, nella migliore delle ipotesi, l’ex vice-presidente come un burattino nelle mani della “terribile” Kamala Harris, così da portare dalla propria parte il ceto medio americano conservatore e moderato.
Si tratterebbe comunque della stessa tattica che ha garantito a Biden di ottenere la nomination democratica, la quale, secondo la maggior parte dei dirigenti del partito, era la più rassicurante delle altre in campo, compresa la stessa Harris.
Insomma, nonostante tutte le divisioni, i due maggiori partiti americani sono concordi nel considerare l’eventualità di una vittoria alle elezioni americane di una donna (soprattutto se nera) come una mission impossible.
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