In Cina i risultati economici deboli e le continua repressione normativa stanno guidando il ribasso dei mercati asiatici: mentre Wall Street ha chiuso su nuovi record, le Borse asiatiche arrancano.
Mercati oggi: le azioni asiatiche sono contrastate, poiché l’attività economica più debole in Cina e l’ultima escalation della repressione di Pechino sulle industrie private ha oscurato un altro record vicino a Wall Street.
In particolare, gli indici cinesi scivolano e Hong Kong va in rosso. I futures statunitensi, invece, salgono dopo che l’S&P 500 ha raggiunto il suo 12° massimo storico ad agosto e il Nasdaq 100 ha avuto guadagni.
I Treasury e il dollaro perdono ancora terreno.
I mercati asiatici sono misti, con la Cina debole
Scambi contrastati stamane sulle Borse asiatiche.
Alle ore 8.12 circa, il Nikkei sale di 1,21% e gli indici cinesi Shenzhen e Shanghai sono misti, il primo perde lo 0,93% e il secondo guadagna l’1,43%, dopo una inizio per entrambi in rosso.
Hong Kong è in perdita, Kospi e Taiwan aumentano.
Il focus di oggi è in Cina. L’attività delle fabbriche cinesi si è espansa a un ritmo più lento ad agosto, con le restrizioni legate al coronavirus e gli alti prezzi delle materie prime che hanno messo sotto pressione i produttori nella seconda economia più grande del mondo, mentre il PMI dei servizi si è contratto bruscamente.
Non solo, la National Press and Publication Administration cinese ha dichiarato che i bambini di età inferiore ai 18 anni potranno giocare online solo per un massimo di tre ore alla settimana e in orari specifici.
Le azioni di Tencent sono scese di circa il 3,2% negli scambi mattutini, mentre il titolo quotato a Hong Kong di NetEase ha perso il 3,5%.
Continua, quindi, la politica repressiva di Pechino sulle big tech, aumentando i rischi di un mercato cinese nervoso.
Petrolio debole, alluminio al top
Il petrolio è diminuito, con gli operatori che valutano la prospettiva di un’ulteriore produzione dall’OPEC+.
Alluminio e nichel sono avanzati mentre Goldman Sachs Group aumenta i prezzi obiettivo. Nelle criptovalute, Bitcoin è sceso a circa 47.000 $.
Il calo dei rendimenti dei Treasury da un picco di marzo potrebbe in parte riflettere i timori di una più lenta ripresa in vista di rischi come l’impatto della variante Delta.
“Il mercato obbligazionario sta diventando un po’ nervoso per le prospettive economiche”, ha dichiarato a Bloomberg Television Priya Misra, capo della strategia sui tassi di interesse globali di TD Securities. Ma ha aggiunto che l’economia statunitense è forte e che “entro la fine dell’anno, se l’economia regge, come prevediamo, sarà allora che ci aspettiamo che i tassi, specialmente nel lungo termine, inizino a salire.”
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