Ecco come le banche, soprattutto quelle che controllano compagnie assicurative, aumentano la redditività vendendo polizze aggiuntive.
Un po’ banca, un po’ assicurazione. Chi concede prestiti alle famiglie sa di poter offrire tassi più bassi, perché può compensare attraverso la vendita di altri prodotti, come le polizze assicurative. Sono i meccanismi del cross selling, ossia della vendita di un ulteriore prodotto che si aggiunge a quello già acquistato in precedenza dal cliente, legati alla bancassicurazione, cioè all’integrazione tra il sistema bancario e quello assicurativo.
Secondo l’ultima relazione annuale dell’Ivass (l’istituto di vigilanza sul settore assicurativo), in Italia le polizze vita sono vendute prevalentemente attraverso il canale bancario (e postale): per il 57,4% nel 2023, in crescita rispetto al 2022 (56,9%) e al 2021 (55,4%), anche se ancora indietro al confronto con il picco recente del 2015 (63,1%). Pure la raccolta dei premi nel ramo danni attraverso sportelli bancari e postali, sebbene a livelli decisamente inferiori rispetto a quelli del ramo vita, è cresciuta negli ultimi anni, stabilizzandosi al 9% nel 2023.
Un rapporto sempre più stretto, quello tra banche e compagnie assicurative, che aumenta la redditività in proporzione al controllo esercitato dalla banca sulla compagnia. E negli ultimi anni la partecipazione delle banche nel capitale delle assicurazioni è in crescita: si tratta perlopiù di realtà di grandi dimensioni e a elevata diversificazione delle fonti di ricavo: tra queste rientra la vendita di polizze assicurative. [...]
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