Investire nella street art è il nuovo trend di mercato

Flavia Provenzani

16/04/2019

Il mercato della street art si rivela un campo di investimento in ascesa. Un esempio su tutti? Il valore di alcune opere è aumentato di oltre il 250.000% negli ultimi 10 anni.

Investire nella street art è il nuovo trend di mercato

Dal vandalismo illegale alla vendita nelle gallerie d’arte, dove è valutata anche milioni di dollari, la street art sta diventando mainstream e richiama l’attenzione degli investitori per un motivo sostanziale: iniziare a venderla ha un costo molto basso.

Steve Lazarides, l’uomo che ha portato il ben noto street artist Banksy nel mercato dell’arte, sostiene da tempo che la street art vanti un notevole ritorno sull’investimento.

“Uno di quei lavori che 10 anni fa ho venduto per 149,99 sterline ora vale tra le 300.000 e le 400.000 sterline. È un guadagno decisamente buono per un investimento di 10 anni”

ha dichiarato alla CNBC Lazarides, ora proprietario della Lazarides Rathbone, una galleria londinese specializzata nella vendita di opere di street art.

Da 149,99 a 400.000 sterline, l’incremento è di oltre il 250.000%.

La street art, movimento artistico, ha origine dai graffiti sui muri e sui vagoni di treni e metropolitane ed oggi gli investitori hanno trovato un modo per guadagnare da questo tipo di arte.
Uno dei lavori più famosi di Banksy, la “Ragazza con un palloncino” dipinto su un muro, è stato rimosso e messo all’asta per oltre 73.000 sterline. I prezzi degli immobili per gli edifici a Shoreditch (a nord di Londra), le cui caratteristiche richiamano queste iconiche opere d’arte, sono aumentati.

Nelle gallerie gli artisti vendono quadri, stampe e persino fotografie, in quello che ora è diventato un mercato multimilionario. “Sono nel settore da 15 anni e vedo il mercato della street art acquistare sempre più forza”, ha aggiunto Lazarides.
Banksy è senza dubbio l’artista-simbolo dei milioni di dollari che la street art sta riuscendo a generare, ma Lazaridees fa notare che anche altri artisti, ora entrati nel canone, vengono dalla strada.

“Keith Haring, Jean-Michel Basquiat…la gente dimentica che erano dei graffitari e ora vengono venduti per decine di milioni di dollari”.

Un dipinto di Basquiat è stato venduto per 110,5 milioni in un’asta di Sotheby a New York all’inizio del 2017.

“Quando abbiamo cominciato, 15-20 anni fa, venivamo cacciati da tutte le parti. Oggi invece ci accolgono a braccia aperte”,

ha aggiunto Lazarides.

E il trend non dà segni di discesa, secondo Didier Jaba Mathieu, un artista di graffiti colombiano che recentemente ha esibito i suoi lavori a Singapore.

“Quarant’anni fa, negli anni ’70, la gente diceva ‘i graffiti sono una moda temporanea’. Bene, sono una ‘moda temporanea’ da 40 anni e continueranno ad esserlo”.

Ma gli amanti dell’arte temono che l’aspetto commerciale possa compromettere il messaggio che si cela dietro l’espressione artistica – e Mathieu ha dichiarato che l’intenzione è proprio quella di renderla un brand.

Street art è solo una parola più vendibile: suona meglio di ‘graffiti’, termine associato alla controcultura”, ha detto Mathieu. “La street art è nota a tutti, ma i graffitari lavorano in strada. Ed è questa la vera essenza di questa forma d’arte”.

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