Lavoro: una riforma dei contratti a termine, anche se temporanea, toccando il decreto Dignità e incentivi contributivi alle assunzioni a tempo indeterminato. Sono queste le proposte del ministro Gualtieri intervenuto al Festival dell’Economia di Trento.
Sul versante del lavoro una riforma dei contratti a termine e incentivi assunzioni: è questa la proposta del titolare del MEF Roberto Gualtieri che ne ha parlato al Festival dell’Economia di Trento.
L’idea, specie in questa fase di crisi causata dall’emergenza COVID-19, è quella di riformare, almeno per un periodo, quanto previsto dal decreto Dignità sui contratti a termine che disincentiverebbe quelli a tempo indeterminato e fornire incentivi sul versante contributivo per nuove assunzioni più durature.
Si tratta in sostanza di far sì che quanto previsto dal decreto Rilancio sulla proroga dei contratti a termine possa durare per più tempo.
Secondo il ministro dell’Economia Gualtieri infatti, non si può sperare solo di risollevare la situazione del lavoro con il blocco dei licenziamenti.
Vediamo nel dettaglio qual è l’idea di lavoro di Gualtieri e quale sarebbe eventualmente la riforma dei contratti a termine e la misura degli incentivi per le assunzioni a tempo indeterminato.
Lavoro: la riforma dei contratti a termine secondo Gualtieri
Per incentivare il lavoro è necessaria una riforma dei contratti a termine secondo il ministro Gualtieri superando quanto stabilito, almeno per un po’, dal decreto Dignità e seguendo così la linea di quanto disposto dal decreto Rilancio.
Una delle idee sul fronte del lavoro, come ha dichiarato lo stesso ministro partecipando al Festival dell’Economia:
“Estendere ulteriormente il regime temporaneo che ha tolto l’obbligo di causale per il rinnovo dei contratti a termine.”
L’obiettivo quindi, nell’ambito di una riforma dei contratti a termine è andare a toccare il decreto Dignità che l’obbligo di causale lo ha introdotto. Il ministro ha infatti sottolineato:
“Non si può prorogare indefinitivamente la cassa integrazione per tutti e il blocco dei licenziamenti per tutti senza un punto di arrivo di questa cosa.”
Il riferimento di Gualtieri è alle due misure, cassa integrazione per 18 settimane e blocco dei licenziamenti fino ad agosto, del decreto Rilancio.
Per il lavoro incentivi contributivi alle assunzioni
E il lavoro resta uno dei nodi centrali di questo governo per far ripartire il Paese pertanto Gualtieri ha parlato anche di incentivi contributivi per le assunzioni a tempo indeterminato.
Sempre intervenendo, in streaming, al Festival dell’Economia di Trento il ministro ha dichiarato che è importante valutare “se introdurre incentivi a riprendere a lavorare, magari collegati a vincoli di non licenziamento, sul versante contributivo.”
E ancora ha continuato il titolare del Mef:
“Stiamo ragionando su ipotesi, ma aiutare questo processo accompagnandolo con meccanismi di sostegno sul piano contributivo collegati a vincoli di non licenziamento per chi ne beneficia potrebbe essere uno strumento da utilizzare”.
Incentivi contributivi che appunto, secondo il ministro devono anche andare nella direzione di spingere per contratti a tempo indeterminato.
Intanto il governo, come ha dichiarato la ministra Nunzia Catalfo, ha come obiettivo fondamentale sul versante del sostegno al lavoro e alle assunzioni, la riforma degli ammortizzatori sociali, con la loro semplificazione, e la formazione con il Fondo nuove competenze del decreto Rilancio.
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