Leonardo (ex Finmeccanica) contro la Germania: al centro del dibattito il veto sulle esportazioni verso l’Arabia Saudita, che sta mettendo a rischio la vendita di Eurofighter
L’ad di Leonardo, Alessandro Profumo, si è scagliato contro la Germania e contro la decisione del Governo tedesco di bloccare le esportazioni verso l’Arabia Saudita.
Una scelta che si è andata a ripercuotere sul programma paneuropeo Eurofighter, in virtù del quale i partecipanti avrebbero dovuto vendere ai sauditi altri 48 velivoli dopo i 72 iniziali.
Al consorzio citato non appartengono però soltanto la Germania e l’Italia, ma anche la Spagna e il Regno Unito. Quest’ultimo, tra l’altro, è il primo appaltatore dell’accordo di esportazione verso l’Arabia Saudita. Il blocco tedesco, insomma, non ha colpito soltanto Leonardo, responsabile del 65% dell’elettronica.
Leonardo contro Germania: parola all’ad Profumo
Dopo l’omicidio del giornalista Jamal Khashoggi la Germania ha dato il via a un vero e proprio embargo contro l’Arabia Saudita bloccando di fatto le esportazioni di armi verso il Paese.
Di conseguenza, la vendita di 48 caccia rientranti nel programma Eurofighter è stata messa in pausa. A risentirne anche la nostrana Leonardo, membro attivo del consorzio, che ha espresso tutta la sua frustrazione attraverso le parole dell’Amministratore delegato Alessandro Profumo.
“La situazione ideale sarebbe che il Paese dell’Ue primo appaltatore di un accordo di esportazione (in questo caso il Regno Unito, ndr) fosse l’unico a dover rilasciare la licenza di esportazione valida in tutta l’Unione europea”,
ha tuonato l’ad, aggiungendo:
“La vendita è stata approvata dal parlamento britannico, ed è inopportuno che i singoli Paesi che compongono il consorzio possano fermare la vendita”.
Molto probabilmente, ha continuato il manager, l’embargo della Germania finirà presto ma questo non cancellerà i timori dell’azienda. Dopotutto, secondo gli analisti di Banca Akros la vendita dei 48 caccia avrà un valore di 2 miliardi di euro per Leonardo.
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