Mentre la curva epidemiologica cresce in tutta Europa, i cittadini si interrogano sul Natale che verrà. Il vecchio continente sarà in lockdown? Ecco cosa ne pensano gli analisti di JP Morgan.
Qualcuno salvi il Natale. Questo, in sintesi, è il pensiero – e la speranza - che rimbalza nel vecchio continente. Le restrizioni e i lockdown, più o meno light, che sono stati implementati nelle ultime settimane dalle principali economie europee hanno riaperto ferite e timori che erano stati repentinamente sepolti durante la stagione estiva.
L’Europa, dunque, sarà in lockdown a Natale e durante le feste natalizie? Il punto degli analisti di JP Morgan.
Come sarà il Natale in Europa? L’analisi di JP Morgan
Francia e Germania, le maggiori economie della zona Euro, hanno imposto nuovi lockdown che di fatto andranno a coprire tutto il mese di novembre. Sulla stessa linea la Gran Bretagna, con Boris Johnson che ha esteso la durata delle restrizioni al 2 dicembre. Più cauto, sinora, il Premier Conte che, resistendo alle pressioni della comunità scientifica italiana, rimane fedele ad un modello basato sui dati regionali, evitando chiusure generalizzate.
Occhi puntati, ora, sul periodo natalizio che si profila all’orizzonte. Le feste di dicembre, ormai ampiamente laicizzate, rappresentano un’occasione di ricongiungimento a cui la popolazione europea fatica a rinunciare. Nell’anno delle distanze e degli affetti lontani, infatti, il richiamo del Natale sembra aggiungere qualche decibel alla sua forza.
La questione, oltre a stuzzicare la sfera sentimentale dei cittadini, ha un’importanza cruciale per l’economia. Quest’ultima, infatti, è stata largamente fiaccata dalle disposizioni anti-Covid: il Natale, con le sue corse ai regali da riporre sotto l’albero, è l’ultima occasione per i commercianti di rimettere in sesto i conti prima dell’avvento del nuovo anno.
Sul tema si sono espressi, positivamente, gli analisti della multinazionale americana JP Morgan:
“Se ci saranno nuovi lockdown in Europa nei primi mesi del prossimo anno è troppo presto per dirlo, molto dipenderà dagli sviluppi sul fronte del vaccino. Per il momento, tuttavia, è stato fatto abbastanza per contenere il virus”.
La conclusione degli analisti si basa su un’accurata analisi dei dati relativi alla mobilità nel vecchio continente. In alcuni dei Paesi maggiormente colpiti dalla seconda ondata, come Germania, Spagna e Gran Bretagna, il tasso di circolazione ha subito un decremento tale da ispirare un sentimento di ottimismo sul contenimento del virus.
A corollario di questa assunzione, inoltre, vi è lo stato della curva epidemiologica in quei Paesi che hanno implementato nuove restrizioni in anticipo, come l’Irlanda, l’Olanda e la Slovacchia. Il crollo del numero dei contagi, registrato già dalla scorsa settimana, suggerisce infatti la possibilità che lo stesso trend possa estendersi su tutto il continente.
“Queste esperienze ci portano a credere che in Europa è stato fatto abbastanza per contenere il virus, almeno per ora”, concludono gli analisti di JP Morgan.
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