Per evitare un balzo di contagi e morti, anche in Italia occorre introdurre un lockdown di almeno 2 mesi: questa è la proposta del consigliere del Ministro della Salute, Walter Ricciardi.
Un lockdown di almeno 2 mesi in Italia per scongiurare un nuovo picco di contagi ed evitare la temuta ondata di gennaio febbraio: questa la proposta di Walter Ricciardi, professore ordinario di Igiene e Medicina Preventiva e consigliere del ministro della Salute Speranza.
Secondo l’esperto, sarebbe opportuno seguire la linea adottata da altri Paesi come la Germania, che ha prorogato il lockdown fino al 31 gennaio, e la Gran Bretagna, dove il pm Borsi Johnson ha annunciato un lockdown nazionale che potrebbe durare fino alla primavera.
Contagi aumentano in Italia, serve lockdown di 2 mesi
In Italia vi sono attualmente 600 mila persone infette e l’epidemia di coronavirus continua a dilagare tra la popolazione. Alla scadenza del Decreto di Natale, dunque, il Governo ha previsto un decreto «ponte» per traghettare l’Italia verso il 15 gennaio, data di scadenza del DPCM del 3 dicembre scorso. Tuttavia, le nuove misure potrebbero essere insufficienti a contenere un contagio in crescita di giorno in giorno.
Ne è convinto Walter Ricciardi, il consigliere del Ministro della Salute Roberto Speranza: secondo l’esperto, per contenere la crescita dei nuovi positivi occorre introdurre un lockdown di almeno due mesi. «Dobbiamo ridurre la curva dei contagi con un blocco che sia chiaro, ripristinare una condizione, altrimenti saranno i dati a farlo» ha detto Ricciardi alla Fondazione Luigi Einaudi.
«Quando si è raggiunto un livello di crescita esponenziale dei contagi il lockdown minimale è di due mesi, una parola che terrorizza i politici - ha aggiunto ancora l’esperto -. In realtà è quello che stanno facendo la Germania e la Gran Bretagna, messa in ginocchio dalla variante inglese».
«Nella prima fase - ha spiegato ancora l’esperto - noi abbiamo fatto un lockdown rigoroso per 2 mesi e solo dopo quella chiusura abbiamo visto che la catena del contagio si è interrotta». "Se ragioniamo per analogia - ha proseguito -, abbiamo impiegato 2 mesi per far scendere un numero di casi inferiori rispetto a quelli attuali. Abbiamo bisogno di un periodo almeno analogo. Sarà una battaglia lunga.
Lockdown in Italia: perché non è da escludere
Mentre il Governo si appresta a definire la nuova suddivisione delle Regioni italiane sulla base del monitoraggio dell’Iss dell’8 gennaio, l’Italia entra in zona gialla rinforzata per due giorni, per poi passare in zona arancione nel weekend.
Secondo Walter Ricciardi, le riaperture del 7 gennaio costituiranno un grave rischio di esplosione dei contagi e le misure adottate dal Governo «verranno sovvertite dai dati dei prossimi giorni, come successo in passato». Già i dati degli ultimi giorni «si intravede un’evoluzione negativa della pandemia», ed entro due settimane «avremo un aumento del contagio non banale», ha spiegato Ricciardi in un’intervista per La Stampa.
Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, nel corso di questi mesi, ha evitato l’introduzione di un lockdown come quello di marzo per non pesare sulle attività commerciali duramente colpite dalla crisi sanitaria ed economica. Tuttavia, con le nuove soglie dell’Rt sancite dal DL 4 gennaio 2021, il passaggio delle Regioni in zona arancione o rossa, e quindi l’introduzione di misure più restrittive, sarà più semplice.
Governo “timido” sulle nuove misure?
Quello che Ricciardi ha voluto sottolineare è come la parola “lockdown” spaventa il Governo, che ha preferito adottare misure più soft. Infatti, anziché introdurre una chiusura generalizzata, dallo scorso novembre gli esperti hanno optato per la suddivisione delle Regioni per fasce di rischio, con l’introduzione di differenziazioni tra i territori.
Quel che è emerso, però, è che mentre in Lombardia la chiusura nella zona rossa ha favorito la lenta decrescita dei contagi, in Veneto - al contrario - la zona gialla avrebbe peggiorato la situazione. Dunque, che cosa sarebbe accaduto se tutta l’Italia fosse entrata in zona rossa? Questo non lo potremmo mai sapere, ma certamente i contagi prima delle feste sarebbero scesi nettamente.
Ad oggi, comunque, il Governo sta pensando all’introduzione di nuove restrizioni più severe lasciando, però, ai cittadini il sapore amaro della libertà concedendo poche e rare deroghe. Questo vale per la visita a parenti o amici - prima all’interno della Regione, ora solo all’interno del proprio Comune - oppure la possibilità di spostamento per i piccoli Comuni.
Il vaccino permetterà di evitare il lockdown?
Un’altra domanda (del tutto lecita) riguarda l’impatto del vaccino sulla diffusione del Covid-19 nei prossimi mesi. Anche se occorrerà mantenere tutte le misure preventive (distanziamento, mascherine e igiene frequente delle mani) ancora per molto tempo, si spera che l’ormai avviata distribuzione del vaccino contro il Covid possa frenare l’aumento dei contagi almeno in un orizzonte di lungo periodo.
Sono convinto che il vaccino AstraZeneca arriverà tra non molto, mentre nel secondo trimestre del 2021 dovrebbe arrivare anche quello di J&J - ha detto Ricciardi -. “Questo ci consentirà di incrementare la campagna vaccinale italiana. Solo allora saremo in grado di dare accelerazione e arrivare all’estate a vaccinare metà popolazione italiana e poi l’altra metà vaccinabile”. In questo modo potremmo affrontare con più sicurezza e tranquillità la pandemia, sostenendo anche le strutture sanitarie.
“Una volta che non ci sarà più il limite delle dosi - ha concluso l’esperto - penso sia necessario coinvolgere i medici di medicina generale e allargare alle strutture convenzionate, ce ne sono tantissime e di alta qualità”.
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