Tutta Italia zona rossa, con lockdown generale? Il Governo attende il 15 novembre per decidere. Conte: “stiamo lavorando per evitarlo”. Intanto i medici insistono sulla necessità di chiudere tutto prima che sia troppo tardi.
Il lockdown totale invocato dai medici nei giorni scorsi potrebbe rientrare nei piani del Governo, anche se il premier Conte rassicura che “si sta lavorando per evitarlo” e invita ad aspettare che la curva dei contagi scenda per effetto degli ultimi provvedimenti.
Intanto però la situazione negli ospedali, specie a livello dei servizi di emergenza e di pronto soccorso, è sempre più grave, i nuovi contagi da coronavirus aumentano, e ogni posto letto dedicato a pazienti Covid viene tolto ai malati di altre patologie.
La data da segnare in rosso sul calendario è il 15 novembre: da quel giorno, in base all’andamento della situazione epidemiologica, l’esecutivo deciderà se inasprire le restrizioni in vista del Natale e chiudere tutto. D’altronde Conte lo aveva già annunciato che “serviranno altri sacrifici per preservare le Feste”.
Lockdown totale Italia: cosa succede il 15 novembre
La situazione negli ospedali e nelle terapie intensive preoccupa: il rischio è che i sistemi sanitari regionali possano collassare prima che si abbassi la curva del contagio.
Se i medici e alcuni ministri come Speranza e Franceschini spingono per un’ulteriore stretta, il premier Conte prosegue sulla strada della cautela, ricordando che dobbiamo aspettare gli effetti delle ultime misure stabilite dal Dpcm. “Ci siamo dati un metodo scientifico e non possiamo metterlo in discussione sull’onda dell’emotività”, ha detto il presidente del Consiglio.
“Se ci sarà un lockdown generale, tutto dipende dall’andamento del virus in risposta anche alle ultime misure. Non solo al Dpcm ma anche all’obbligo di mascherine all’aperto che molte regioni avevano già introdotto”, ha aggiunto il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri ai microfoni di Rainews24. “Mi auguro un appiattimento della curva se non sarà così serviranno misure più diffuse, e non andrei oltre il 15-20 novembre. (...) Se dovesse esserci un rapido peggioramento si capisce che allora si dovrebbe agire. Ma non è ciò che sta accadendo”, ha continuato.
La data x indicata è il 15 novembre. Da quel momento potrebbe esserci “la vera decrescita laddove si verificassero gli effetti benefici degli ultimi Dpcm”, spiegano gli esperti. Se tra cinque giorni gli ultimi interventi messi in atto dal Governo non daranno i loro frutti tutta Italia diventerà zona rossa.
Verso nuove restrizioni per Natale
Ciò vuol dire che scatterà un nuovo lockdown nazionale, senza differenze geografiche. In sostanza sarebbero vietati tutti gli spostamenti non essenziali in tutte le Regioni, si dovrebbe rivedere la lista dei negozi aperti, e i ristoranti dovrebbero restare chiusi anche a pranzo. Misure per le quali ci vorrebbe, però, un nuovo Dpcm, da discutere con le Regioni e il Comitato tecnico-scientifico entro il weekend.
Intanto, mentre si attende l’ordinanza del ministro Speranza sulle 5 Regioni che diventano zona arancione, il governo sta già studiando i provvedimenti a tema Natale che, stando alle anticipazioni del sottosegretario alla Salute Zampa potremo festeggiare solo con parenti di primo grado.
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