Via libera definitivo al MES e al backstop per il fondo salva-banche da parte dell’Eurogruppo
Il MES irrompe nuovamente nell’attualità dei Paesi dell’Eurozona. Già presentato come tema principe della riunione odierna, è di appena pochi istanti fa la notizia della sua approvazione da parte dell’Eurogruppo, come rivelato da un portavoce.
La riforma dà il via anche al backstop per il fondo di risoluzione unico delle banche, con una rete di sicurezza finanziata dal MES che - come confermato dal ministro tedesco Olaf Scholz - sarà in vigore dal 2022, vale a dire con due anni di anticipo rispetto quanto previsto in un primo momento.
Il Meccanismo Europeo di Stabilità era stato congelato nelle sue linee guida circa un anno fa. Nel frattempo, lo tsunami pandemia ha travolto gli Stati europei, concentrando le loro energie politiche anche a livello comunitario sull’urgente necessità di salvarsi dalla crisi dell’epidemia.
La riunione di oggi dell’Eurogruppo sta quindi riportando sotto i riflettori la riforma del fondo salva-Stati nella sua versione originale (non come strumento pensato per l’emergenza Covid da utilizzare per le spese sanitarie).
Ad anticipare un’imminente approvazione, anche se in maniera indiretta, era stato pochi minuti prima della riunione il presidente dell’Eurogruppo Paschal Donohoe, che al termine degli incontri ha poi confermato gli accordi e l’arrivo di una firma previsto per gennaio:
“Abbiamo raggiunto un accordo sulla ratifica della riforma del trattato del Meccanismo Europeo di Stabilità. La firma del trattato sarà a gennaio, poi verranno le procedure nazionali di ratifica. Oggi abbiamo anche concordato di introdurre il backstop a inizio 2022”.
A evidenziare la sua soddisfazione anche il commissario all’Economia Paolo Gentiloni, che ha parlato di “ottime notizie per la sicurezza, la stabilità e la resilienza della zona euro” .
MES: via libera al fondo salva-Stati dall’Eurogruppo
Nell’incontro virtuale dell’Eurogruppo di oggi i ministri delle finanze della zona euro hanno dato il definitivo via libera alle modifiche in stallo sul fondo MES.
Lo scopo, come anticipato nei giorni passati da esperti e indiscrezioni di funzionari, è quello di rafforzare la resilienza dell’area della valuta comune, considerando che la pandemia aumenta i rischi di futuri problemi economici. E di veri e propri fallimenti finanziari.
“L’obiettivo è raggiungere finalmente un accordo sulla riforma del trattato MES e l’introduzione anticipata del backstop al Fondo di risoluzione unico”, aveva anticipato un alto funzionario che ha preso parte ai preparativi per l’incontro.
Cosa significa? Innanzitutto è importante ricordare che il Meccanismo Europeo di Stabilità è stato introdotto nel 2012 per affrontare la crisi dei debiti sovrani e si presenta come una sorta di Fondo monetario per l’Europa, con una struttura propria, non facente parte dell’impianto giuridico comunitario.
Si va quindi verso la concessione di un salvataggio, con condizioni da rispettare, nel momento in cui uno Stato si trovi in difficoltà o a rischio fallimento. Nello specifico, la bozza ad oggi approvata ingloba diverse riforme: accelerare sul backstop (rete di sicurezza finanziaria per le banche); semplificare l’accesso alla linea di credito precauzionale; favorire una maggiore collaborazione tra istituzioni UE e MES; introdurre le clausole di azione collettiva con voto unico dei creditori, per facilitare la ristrutturazione del debito.
Con l’intesa odierna, da poco confermata da un portavoce, i Governi della zona euro potrebbero firmare a gennaio e i parlamenti nazionali ratificare nel 2021 in modo che entri in vigore prima della fine del nuovo anno.
Eurogruppo dà semaforo verde sul backstop per “salvare” le banche
I Ministri dell’Eurogruppo hanno dato semaforo verde anche all’introduzione del backstop, sulla base della relazione che analizza la riduzione dei rischi predisposta dalle istituzioni.
In pratica, si tratta dell’approvazione di una rete di sicurezza finanziaria per le banche, ovvero utilizzare le risorse del MES come fondo per le risoluzioni bancarie.
A seguito della presentazione di un rapporto sulla riduzione dei rischi delle banche, l’Eurogruppo ha deciso di approvare il meccanismo del backstop con un’attivazione anticipata, già nel 2022.
Il MES, in tutti i suoi strumenti, risulta quindi per ora protagonista assoluto della riunione tra i ministri europei.
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