Mario Draghi ha parlato in Senato per chiedere la fiducia: nel suo discorso le priorità economiche dell’Italia.
Giornata cruciale per l’Italia: Mario Draghi ha parlato al Senato per ottenere la fiducia.
Nel suo atteso discorso, tutte le considerazioni sull’attuale situazione del Paese, sulle emergenze da affrontare e sulla strategia che l’ex banchiere intende adottare per risollevare le sorti della nazione.
Quali sono, quindi, le priorità economiche dell’Italia secondo Mario Draghi?
Draghi: l’Italia ha queste priorità economiche
Pandemia in primo piano, naturalmente, nel discorso del Presidente del Consiglio di oggi al Senato.
Ma non solo emergenza sanitaria, ovviamente, tra le priorità economiche: nelle parole dell’incaricato alla guida del Paese sono emersi temi cruciali per ridare slancio a un’Italia indebolita dalla tragedia della pandemia.
Il Covid ha accelerato sfide ora non più rimandabili. Ecco gli obiettivi urgenti in tema di economia presentati da Mario Draghi:
- lotta alla povertà, aumentata durante i lockdown;
- slancio dell’occupazione, con focus su donne e giovani colpiti da una disoccupazione selettiva;
- attenzione ai lavoratori con contratti a tempo indeterminato che rischiano;
- affrontare il gap salariale di genere;
- focus sulla disuguaglianza sociale;
- favorire il cambiamento del sistema produttivo italiano;
- sostenere il turismo;
- insistere su innovazione, ricerca, formazione, transizione energetica
Da sottolineare, che Draghi, da tecnico quale è, si è soffermato su dati e indicatori numerici. Come, ad esempio, la citazione dei coefficiente di Gini per indicare la disuguaglianza come un’urgenza economica del Paese. Tale indicatore sarebbe cresciuto in modo molto maggiore rispetto a quanto successo nelle precedenti recessioni senza interventi mirati dello Stato: tradotto, significa che la disomogenea distribuzione della ricchezza esiste.
La sicurezza sociale del Paese non è sufficiente e lascia indietro cittadini come lavoratori autonomi e con contratti a tempo determinato, ha avvertito da Draghi.
Inoltre, il presidente del Consiglio ha ricordato che, in base ai dati della Commissione Europea, l’Italia non ternerà ai livelli pre-pandemia prima della fine del 2022. Tuttavia, gli stessi livelli pre-crisi, a detta di Draghi, non avevano recuperato gli effetti delle recessioni precedenti.
In più, sul tema imprese e sistema produttivo, la priorità del nuovo Governo è apparsa chiara: sostenere le aziende che hanno potenziale per farcela e aiutare le altre verso il cambiamento perché “sarebbe un errore proteggere indifferentemente tutte le attività economiche”.
L’adattamento tecnologico, innovativo e di competitività del sistema produttivo è cruciale per Draghi, ma non facile: significherà scegliere, con politiche specifiche, quali attività accompagnare verso il cambiamento e quali aiutare nelle ripresa produttiva.
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Naturalmente, tutte le priorità economiche si inseriscono nel quadro del Recovery Plan, che il presidente del Consiglio intende rafforzare nelle linee strategiche già avviate dal Conte II.
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