Due lotti di mascherine della Fca, prodotti presso la sede Mirafiori, sono stati dichiarati irregolari e non conformi. Spetterà alle scuole individuare quelle difettose.
Sono due i lotti di mascherine prodotti dalla Fiat Chrysler Automobiles che devono essere immediatamente ritirati, a causa d’irregolarità, dagli istituti scolastici dove si trovano adesso.
A riferirlo è stata una nota del 6 settembre del Ministero della Salute al dicastero dell’Istruzione, dopo la segnalazione della stessa Fca Italy Spa sulla produzione di due lotti avvenuta tra la fine di agosto e la metà di dicembre 2020.
Una notizia che forse potrebbe mettere un punto sulla questione a lungo dibattuta delle mascherine prodotte dell’azienda italo-statunitense.
La lunga vicenda delle mascherine della Fca
Si è dibattuto a lungo sulle mascherine Fca specialmente su quelle pediatriche distribuite a scuola. L’accordo tra il governo e l’azienda è stato firmato sotto il secondo governo Conte l’estate scorsa. Sono due gli stabilimenti della Fca destinati alla produzione di mascherine: quello di Mirafiori e quello di Pratola Serra.
Fin dall’inizio, le mascherine a uso pediatrico della Fca hanno destato non pochi sospetti a causa della scarsa vestibilità - in quanto erano troppo piccole - e per l’odore cattivo.
A questi aspetti si è poi aggiunto un terzo molto più rilevante: si è messo in dubbio il reale potere filtrante delle mascherine. Grazie ad alcune inchieste giornalistiche, sostenute dall’Usb (Unione sindacale di base), fu possibile constatare che quelle prodotte nella fabbrica di Pratola Serra, in provincia di Avellino, erano del tutto conformi mentre quelle prodotte a Mirafiori filtravano molto meno di quanto previsto e, soprattutto, dichiarato.
A mesi di distanza, la stessa Fca ha dichiarato la non regolarità delle mascherine di due lotti che, essendo già stati distribuiti, non è possibile rintracciare presso quale istituto si trovino adesso.
Mascherine bocciate: la nota del Ministero della Salute
Alla notizia sopraggiunta della non conformità di alcuni lotti di mascherine, il Ministero della Salute ha provveduto a informare il dicastero dell’Istruzione mettendolo a conoscenza dei fatti.
Presso lo stabilimento torinese di Mirafiori sono state prodotte delle mascherine irregolari a uso pediatrico dal 24 agosto 2020 al 17 dicembre 2020. Il vero problema è che “in ragione delle modalità operative con cui la società S.D.A. ha curato la distribuzione” non è possibile individuare presso quali istituti siano state effettivamente consegnate le mascherine incriminate.
A questo punto la responsabilità ricade sulle spalle dei singoli plessi scolastici, i quali dovranno prestare la massima attenzione alle mascherine in loro possesso e qualora trovassero quelle indicate come “non conformi” non dovranno utilizzarle.
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Mascherine non regolari: quali sono i lotti difettosi
Per poter individuare le mascherine difettose dell’azienda Fca bisognerà guardare al numero di serie. Pertanto bisognerà cercare le mascherine:
- Fca Italy S.p.a. 00914086180
- Fca Italy S.p.a. 00914086190
Entrambi provenienti da Torino e consegnate dalla ditta S.D.A.
Mascherine difettose: cosa accade adesso all’azienda Fca?
L’ex Fiat non è nuova a vicende giudiziarie riguardo alle mascherine. A gennaio 2021, dopo che le inchieste constatarono che le mascherine prodotte non erano sufficientemente filtranti, l’Unione sindacale di base (Usb) denunciò l’azienda italo-americana alla Procura di Roma e alla Corte dei Conti - a carico della stessa - con l’accusa di frode in pubbliche forniture.
Oggi avendo ammesso l’errore, con diversi mesi di ritardo, e la presenza d’irregolarità in due lotti, è la stessa ex-Fiat a riconoscere l’esistenza del problema. In tal modo potrebbe aprirsi la strada per un possibile seguito della vicenda giudiziaria.
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