Per ora è vietato festeggiare i matrimoni, anche all’aperto e in zona gialla. Le cose potrebbero cambiare a giugno, con la riapertura delle sale interne dei ristoranti? Attesa per la verifica delle misure il 15 maggio.
La pandemia di Covid-19 ha messo i bastoni tra le ruote ai promessi sposi e a tutta la filiera che ruota intorno ai matrimoni. Alcune coppie hanno sfruttato il periodo estivo per dire “Sì lo voglio” e festeggiare con amici e parenti nel rispetto delle norme anti-contagio, altre hanno preferito celebrare il rito alla presenza dei testimoni e pochissimi invitati, ma senza ricevimenti. Qualcuno, infine, ha rimandato le nozze o è in attesa di poter festeggiare in grande dopo i limiti imposti dai vari decreti.
Il Governo non ha ancora fissato una data per far ripartire il settore wedding, delle cerimonie e delle feste private.
Un giro d’affari attorno ai 15 miliardi di euro all’anno, con 83 mila aziende coinvolte e 1 milione di lavoratori dell’indotto che sono fermi ormai da un anno. Lo stop ai matrimoni e alle cerimonie non colpisce sono gli sposi, ma anche lavoratori stagionali, artigiani e professionisti come stilisti, truccatori, parrucchieri, camerieri, chef, fioristi, fotografi, videomaker, musicisti, animatori e attrezzisti.
Matrimoni 2021, ancora vietati i festeggiamenti
Anche se è tornata la zona gialla e hanno riaperto i ristoranti con i tavoli fuori, ma è ancora vietato festeggiare i matrimoni e le cerimonie private con grandi buffet e frotte di invitati.
Come chiarito dalle FAQ del governo, in zona gialla si possono celebrare matrimoni, comunioni, cresime e battesimi nel rispetto dei protocolli previsti (distanziamento, mascherine, niente baci e abbracci…), ma al termine della cerimonia religiosa o civile non si può festeggiare con molte persone con banchetti e feste. Quando si potrà farlo di nuovo?
Quando si potranno festeggiare i matrimoni? A giugno 2021?
Al momento il governo non ha fissato una data per la ripartenza, anche se è spuntata l’ipotesi giugno. Questo perché dal 1° giugno i ristoranti potranno riaprire anche le sale interne, e si presume che con l’allentamento delle restrizioni per le attività della ristorazione ci sarà una maggiore apertura nei riguardi degli eventi privati.
Dal 15 maggio inoltre ci sarà un’ulteriore verifica con possibile revisione delle misure in vigore, e si potrebbe ragionare sul posticipo dell’orario di coprifuoco.
L’anno scorso con l’inizio della fase 3 e l’entrata in vigore del decreto 15 luglio siamo tornati a festeggiare cerimonie civili, religiose e sono ripresi anche i banchetti di matrimonio. Come? Con un numero massimo di invitati in base alla capienza della struttura, elenco dei partecipanti mantenuto per 14 giorni, mascherina obbligatoria negli spazi comuni tranne al tavolo, dove deve essere garantita la distanza minima di sicurezza di un metro tra gli invitati. Ricevimento al tavolo oppure a buffet, ma solo in presenza di personale incaricato a servire cibo e bevande o self service in caso di prodotti monodose.
Come festeggiare i matrimoni nel 2021, le linee guida delle Regioni
Le “Linee guida per la ripresa delle attività economiche e sociali” emanate dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il 28 aprile 2021 indicano le misure con cui far ripartire in sicurezza i settori più penalizzati dalle chiusure. Tra questi il settore dei matrimoni e degli eventi privati, che da inizio pandemia ha avuto un calo del fatturato medio intorno al 90%. Il documento è stato inviato al premier Draghi e ai ministri Speranza e Gelmini.
Secondo i protocolli individuati dalle Regioni, si potranno celebrare le feste di matrimonio nel 2021 nel rispetto delle misure anti-contagio:
- Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione da rispettare durante l’evento
- Mantenere l’elenco dei partecipanti per un periodo di 14 giorni
- Riorganizzare gli spazi, per garantire l’accesso alla sede dell’evento in modo ordinato, al fine di evitare assembramenti di persone e di assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra gli utenti
- Se possibile organizzare percorsi separati per l’entrata e per l’uscita
- Disporre i tavoli in modo da assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra i clienti di tavoli diversi negli ambienti al chiuso (estendibile ad almeno 2 metri in base allo scenario epidemiologico di rischio) e di almeno 1 metro di separazione negli ambienti all’aperto (giardini, terrazze, plateatici, dehors), ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggetti al 5 distanziamento interpersonale. Tali distanze possono essere ridotte solo con barriere fisiche di separazione
- Laddove possibile, privilegiare l’utilizzo degli spazi esterni (es. giardini, terrazze), sempre nel rispetto del distanziamento di almeno 1 metro
- Assicurare adeguata pulizia e disinfezione degli ambienti interni e delle eventuali attrezzature prima di ogni utilizzo
- Gli ospiti dovranno indossare la mascherina negli ambienti interni (quando non sono seduti al tavolo) e negli ambienti esterni (qualora non sia possibile rispettare la distanza di almeno 1 metro). Il personale di servizio a contatto con gli ospiti deve utilizzare la mascherina e deve procedere ad una frequente igiene delle mani con prodotti igienizzanti
- Sì ai buffet con somministrazione da parte di personale incaricato, escludendo la possibilità per gli ospiti di toccare quanto esposto e prevedendo in ogni caso, per ospiti e personale, l’obbligo del mantenimento della distanza e l’obbligo dell’utilizzo della mascherina a protezione delle vie respiratorie. La modalità self-service può essere eventualmente consentita per buffet realizzati esclusivamente con prodotti confezionati in monodose. In particolare, la distribuzione degli alimenti dovrà avvenire con modalità organizzative che evitino la formazione di assembramenti anche attraverso una riorganizzazione degli spazi in relazione alla dimensione dei locali; dovranno essere altresì valutate idonee misure (es. segnaletica a terra, barriere, ecc.) per garantire il distanziamento interpersonale di almeno un metro durante la fila per l’accesso al buffet
- Per eventuali esibizioni musicali da parte di professionisti, si rimanda alle indicazioni contenute nella scheda specifica. In ogni caso devono essere evitate attività e occasioni di aggregazione che non consentano il mantenimento della distanza interpersonale di almeno 1 metro
- È obbligatorio mantenere aperte porte, finestre e vetrate al fine di favorire il ricambio d’aria naturale negli ambienti interni, a meno che le condizioni meteorologiche o altre situazioni di necessità non lo consentano. In ragione dell’affollamento e del tempo di permanenza degli occupanti, dovrà essere verificata l’efficacia degli impianti al fine di garantire l’adeguatezza delle portate di aria esterna secondo le normative vigenti. In ogni caso, l’affollamento deve essere correlato alle portate effettive di aria esterna.
- Per gli impianti di condizionamento, è obbligatorio, se tecnicamente possibile, escludere totalmente la funzione di ricircolo dell’aria. In ogni caso vanno rafforzate ulteriormente le misure per il ricambio d’aria naturale e/o attraverso l’impianto, e va garantita la pulizia, ad impianto fermo, dei filtri dell’aria di ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati. Se tecnicamente possibile, va aumentata la capacità filtrante del ricircolo, sostituendo i filtri esistenti con filtri di classe superiore, garantendo il mantenimento delle portate.
- Nei servizi igienici va mantenuto in funzione continuata l’estrattore d’aria
- Nei guardaroba, gli indumenti e oggetti personali devono essere riposti in appositi sacchetti porta abiti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA