Mercati: l’Asia scivola nel mese peggiore da marzo 2020. Che succede?

Violetta Silvestri

30/07/2021

I mercati oggi cadono di nuovo e scambiano in territorio negativo in Asia. Il mese che sta per concludersi è stato in balia di una forte volatilità e per gli indici asiatici è il peggiore da marzo.

Mercati: l’Asia scivola nel mese peggiore da marzo 2020. Che succede?

Venerdì rosso per i mercati asiatici e i future USA: gli scambi cadono di nuovo in territorio negativo.

Un indicatore delle azioni regionali asiatiche è destinato al suo più grande calo mensile dal tempo dei blocchi della pandemia globale a marzo 2020.

Le azioni stanno concludendo una settimana volatile compromessa soprattutto dal giro di vite di Pechino sulle imprese private, che ha scatenato una disfatta a Hong Kong e in Cina impattando bruscamente sugli asset di rischio.

Che succede oggi nei mercati?

Mercati oggi: Asia chiude la settimana in rosso

I future statunitensi e le azioni asiatiche scendono, con i trader che valutano i segnali di un rallentamento in vista per le società tecnologiche e i rischi della repressione normativa cinese.

Nel dettaglio, alle ore 8.13 circa il Nikkei perde l’1,72% e gli indici cinesi Shenzhen e Shanghai vanno giù dello 0,76% e dello 0,69%.

Hong Kong scambia con una perdita del 2,25% e sono in rosso anche il Kospi e Taiwan.

I mercati appaiono ancora scossi dalla stretta normativa cinese sui colossi quotati e a detta di alcuni esperti la pressione regolatoria non è finita. Nel mirino del Governo di Pechino sono finiti Tencent, Didi (rumors smentiti dalla società hanno parlato di delisting da New York), Alibaba e grandi società del settore istruzione.

Intanto, Goldman Sachs ha aggiornato l’outlook sui mercati cinesi portandolo a livelli più bassi, proprio in seguito al pesante sell-off di inizio settimana.

USA: future azioni negativi, non convince Amazon

Gli Stati Uniti hanno registrato una forte crescita nel secondo trimestre, aiutati dall’aumento delle vaccinazioni e degli aiuti governativi, ma l’espansione è stata inferiore alle aspettative e si è portata a un +6,5% rispetto all’atteso 8,5%.

Gli utili e le previsioni USA ancora robuste, supportate dalla politica monetaria espansiva della Fed, hanno contribuito a sollevare Wall Street a registrare massimi intraday giovedì.

Tuttavia, i futures delle azioni statunitensi all’inizio della giornata di negoziazione asiatica stanno scambiando in territorio negativo.

Pesano le entrate inferiori al previsto riportate da Amazon e le previsioni della società di una crescita più lenta delle vendite nei prossimi trimestri.

Il mercato USA sembra dunque offuscato da un PIL in volata, ma meno del previsto, da richieste di disoccupazione settimanali in calo ma non come le attese e da vendite di case in diminuzione per la prima volta in quattro mesi.

Dopo il rialzo di giovedì sui dati sulla crescita economica degli Stati Uniti, i rendimenti dei Treasury statunitensi sono diminuiti.

I bond a 10 anni hanno reso l’ultima volta l’1,2509%, in calo rispetto all’1,269% di giovedì, e il rendimento a 30 anni si è attestato all’1,9001%, in ribasso rispetto all’1,916% di giovedì.

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