I mercati tornano deboli e scambiano in rosso in Asia: a dare una spinta al ribasso sono stati gli accenni al taper dalle minute Fed. Variante Delta e tensioni USA-Cina hanno aggravato il sentiment.
Mercati oggi: le azioni asiatiche crollano e il dollaro tocca i massimi da 10 mesi, mentre le preoccupazioni per la crescita globale e la fine del supporto della Fed hanno spinto gli investitori nervosi verso asset sicuri.
Le minute della banca centrale USA hanno confermato che il dibattito sull’allentamento del sostegno è stato avviato, con qualcuno che accenna a iniziare già entro l’anno.
La notizia è bastata per disorientare i mercati, con l’Asia che è tornata in rosso, pressata anche da variante Delta e timori sulla ripresa.
Che succede oggi nelle Borse?
Mercati: l’Asia scivola su Fed e Covid
Asia in territorio negativo stamane nelle Borse. Nel dettaglio, alle ore 8.20 il Nikkei perde l’1,1% e l’indice Shanghai va giù dello 0,46%. Positivo lo Shenzhen, che scambia con un guadagno dello 0,34%.
In perdita di oltre l’1% anche Kospi e Hong Kong, mentre Taiwan è in calo di oltre il 2%.
Il più ampio indice MSCI delle azioni Asia-Pacifico al di fuori del Giappone è sceso dell’1,5% al livello più basso da dicembre.
Kay Van-Petersen, stratega presso Saxo Capital Markets a Singapore ha commentato che c’è un insieme di fattori, dalla diffusione della variante Delta a un giro di vite tecnologico in Cina fino all’ipotesi di un tapering della Federal Reserve che è stato sufficiente per affondare il sentimento fragile in Asia.
La pressione del sell-off nei mercati azionari si è estesa dai titoli tecnologici cinesi ai semiconduttori e ai colossi delle materie prime. L’indice tecnologico Hang Seng è diminuito dell’1,8% al livello più basso dallo scorso anno.
Le azioni di Alibaba a Hong Kong sono crollate a un minimo storico. Il gigante dei chip TSMC ha avuto un tonfo del 2% e il benchmark di Taiwan è in corsa per la sua peggiore sessione da maggio, mentre il crollo dei prezzi del minerale di ferro ha spinto le azioni dei colossi BHP e Rio Tinto al minimo in mesi.
Petrolio affonda, dollaro vola
Il petrolio è sceso ai minimi da maggio dopo che un sorprendente aumento delle scorte di benzina negli Stati Uniti ha segnalato che la domanda di carburante è in pericolo con la variante Delta che minaccia la nazione.
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Cosa sta succedendo al prezzo del petrolio?
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I rendimenti dei titoli del Tesoro USA si sono mantenuti vicino ai minimi recenti in Asia. Le note di riferimento a 10 anni sono state l’ultima volta all’1,2650% con le oscillazioni della crescita che hanno guidato la domanda di obbligazioni.
Il dollaro è salito dello 0,3% a $ 1,1665 per euro, raggiungendo il massimo da novembre 2020 insieme all’indice del biglietto verde.
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