Mercati oggi: azioni in ripresa, ma debole. C’è ancora molta attenzione su inflazione, rendimenti obbligazionari e segnali per il rilancio economico. Che succede?
Mercati oggi: dall’Asia segnali poco netti, con le azioni che sono rimaste stabili, pur evidenziando una ripresa dei guadagni.
Il livello minimo di due mesi è stato infatti superato dopo che i rendimenti obbligazionari si sono allentati a seguito di un’asta ben accolta e poiché le azioni cinesi hanno trovato una base dopo le recenti forti cadute sulle preoccupazioni di inasprimento della politica.
Restano intatte le osservazioni degli investitori su inflazione, pandemia, rendimenti dei bond. Che succede oggi nei mercati?
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Mercati oggi: Asia stabile, torna il Nasdaq
L’indice delle azioni MSCI ex Giappone Asia-Pacifico è salito dello 0,4%, un giorno dopo aver toccato il minimo di due mesi. L’indice CSI300 delle azioni della Cina continentale è salito dello 0,7% all’inizio degli scambi.
Il rimbalzo è arrivato dopo che i titoli cinesi erano scesi ai livelli più bassi dalla metà di dicembre nel giorno precedente, nella prospettiva di una politica più restrittiva e di un rallentamento della ripresa economica.
Il Nikkei giapponese scambia di poco in rialzo, mentre i futures e-mini per l’S&P 500 hanno perso lo 0,25%, cancellando i guadagni precedenti.
La seduta in Asia-Pacifico ha fatto seguito a una sessione notturna a Wall Street dove i rendimenti obbligazionari sono diminuiti e le azioni tecnologiche sono tornate alla ribalta: il Nasdaq Composite è salito del 3,7% per registrare il suo miglior giorno da novembre.
Obbligazioni sempre i focus
I mercati continuano a prestare la massima attenzione alle obbligazioni.
Hiroshi Watanabe, economista senior di Sony Financial Holdings ha affermato:
“Poiché gli utili non stanno crescendo così velocemente in questo momento, i prezzi elevati delle azioni che abbiamo ora diventeranno insostenibili se i rendimenti obbligazionari aumenteranno ulteriormente e mineranno la loro valutazione.”
Il rendimento dei titoli di riferimento a 10 anni è sceso all’1,539%, avendo raggiunto il picco dell’1,626% venerdì, dopo l’asta di 58 miliardi di dollari di martedì negli Stati Uniti.
Tuttavia, molti investitori di mercato sono rimasti sul filo del rasoio, con i prossimi test di “appetito degli investitori” per il debito pubblico in arrivo questa settimana con le aste di 10 e 30 anni.
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