Mercati oggi misti in Asia, tra segnali evidenti di ripresa e osservazione attenta sull’andamento dell’inflazione. Che succede nelle Borse?
Mercati oggi: Asia mista, con scambi che comunque hanno raggiunto i massimi di tre mesi.
Le azioni globali sono alla ricerca di nuovi catalizzatori mentre si aggirano su livelli record. Permangono le preoccupazioni che la ripresa dalla pandemia alimenterà l’inflazione e spingerà le banche centrali a ridurre il sostegno monetario prima del previsto.
In questo clima, i mercati lottano ancora tra ottimismo e prudenza: che succede?
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Che succede oggi nei mercati? Le azioni giapponesi hanno sovraperformato e quelle australiane sono state sostenute da solidi dati economici.
Hong Kong e Cina sono scivolate. I futures sulle azioni statunitensi sono rimasti piatti dopo che l’S&P 500 ha chiuso leggermente in ribasso.
A dare una spinta di positività sono stati i dati sulla produzione manifatturiera negli Stati Uniti, che hanno superato le stime. In realtà, i numeri dei PMI sono balzati anche in Europa, dove l’inflazione ha toccato il 2%.
A emergere, però, sono state anche le carenze di approvvigionamento e i vincoli di manodopera, che potrebbero frenare lo slancio statunitense.
Alle ore 8.00 italiane circa, il Nikkei giapponese scambia a +0,46%, mentre cadono gli indici cinesi Shenzhen Shanghai, rispettivamente di -1,11% e -0,73%.
Intanto, nella città Guangzhou si è tornati a parlare di contagi e misure restrittive.
Pechino inoltre la lanciato la politica del terzo figlio per fronteggiare un calo demografico allarmante per la nazione. Tuttavia, la misura non è stata accolta con grande e condiviso favore dalla popolazione.
In diminuzione anche il Kospi della Corea del Sud e Taiwan.
Il petrolio è salito a un picco di oltre due anni, con l’OPEC+ che ha fornito una valutazione positiva della domanda. I rendimenti dei titoli del Tesoro USA di riferimento a 10 anni sono aumentati.
Si aspettano nuovi dati USA
I mercati sembrano attendere la giornata di venerdì, quando gli USA renderanno noti i dati sull’occupazione. Da lì arriverà un segnale più chiaro della portata reale della crescita statunitense. Con evidenti segnali per la Fed.
Lauren Goodwin, stratega di portafoglio presso New York Life Investments, ha commentato:
“Gli investitori vedrebbero un’impennata nella crescita dei libri paga come segno che la Fed ha maggiori probabilità di muoversi.”
Il governatore della Federal Reserve Lael Brainard ha affermato che ci sono rischi su entrambi i lati della politica monetaria, poiché l’economia degli Stati Uniti avanza mentre milioni di persone sono disoccupate.
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