Mercati: il rischio che non fa dormire Robert Shiller, Nobel che ha previsto ben due bolle

C. G.

28 Luglio 2017 - 12:45

Mercato azionario: quale rischio potrebbe mai tenere sveglio Robert Shiller, premio Nobel per l’economia, che ha visto arrivare non una, bensì due bolle speculative?

Mercati: il rischio che non fa dormire Robert Shiller, Nobel che ha previsto ben due bolle

Il mercato azionario continua ad essere osservato con perizia, soprattutto da chi è convinto che una bolla speculativa sia in dirittura d’arrivo.

Tra gli esperti preoccupati per le sorti del mercato azionario c’è sicuramente Robert Shiller, premio Nobel per l’economia nonché professore di Yale, il quale ha tentato di fornire un vero e proprio avvertimento agli investitori.

A tenere sveglio Shiller c’è una combinazione di due elementi, ossia la bassa volatilità e pressoché dubbiosi P/E Ratio, che potrebbero essere occasione per una grande correzione sul mercato azionario.

Quanto c’è da temere se ad avvertire gli investitori è Robert Shiller, colui che ha visto arrivare sia la bolla Dot-Com sia quella del mercato immobiliare statunitense?

Azionario sale, volatilità crolla

A preoccupare il Nobel sono le eccessive valutazioni sul mercato azionario statunitense che potrebbero presto tradursi in un’aspra e contagiosa correzione. L’incremento dei prezzi è andato di pari passo con l’incremento degli utili societari ma la reazione è stata eccessiva, secondo Shiller.

Le sue parole giungono poco dopo il raggiungimento di nuovi massimi da parte di S&P 500, Dow Jones e Nasdaq, e poco dopo il crollo record della volatilità.

Per Shiller la salita del mercato azionario e la repentina discesa dell’indice della paura potrebbero rappresentare la quiete prima della tempesta, timore che, a sua detta, lo sta tenendo sveglio la notte.

A ciò si aggiunga poi che il suo CAPE, cioè il rapporto che mostra il P/E basato sugli utili corretti all’inflazione negli ultimi 10 anni, ha raggiunto quota 30. Il dato è significativo se si pensa che le uniche altre volte in cui ha toccato questi livelli sono state prima della Grande Recessione del 1929, a metà 1997 e a metà 2001.

Quanto è probabile il crollo?

L’analisi di Shiller sul mercato azionario non deve essere presa sotto gamba soprattutto se si pensa che le abilità di previsione dell’economista sono state riconosciute con il Nobel del 2013 e soprattutto se si pensa alla correttezza delle sue previsioni sulla bolla Dot-Com e sulla bolla subprime.
Ove le sue stime si rivelassero esatte anche stavolta, la bolla sarebbe devastante.

“Sarebbe decisamente negativa per il mercato azionario. Sarebbe enorme. Le valutazioni sono attualmente molto elevate e l’ultima volta che le abbiamo osservate così è stato nel 1929 e nel 2000 circa”,

ha ribadito Shiller il quale ha concluso definendo la sua analisi sul mercato azionario non come una previsione, ma come una vera e propria preoccupazione.

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