Mercato immobiliare: gli italiani si affidano di nuovo al mattone ma non è una buona idea. Ecco perché

Antonio Atte

22/07/2016

Mercato immobiliare: gli italiani tornano a investire nell’acquisto di case, ma potrebbe non essere una buona idea. Ecco perché.

Mercato immobiliare: gli italiani si affidano di nuovo al mattone ma non è una buona idea. Ecco perché

Mercato immobiliare: gli italiani tornano ad affidarsi al mattone, ma potrebbe non essere una buona idea - Tornano di moda gli investimenti sulla casa a causa della persistenza di tassi bassi e della volatilità sui mercati. Lo si legge in uno studio realizzato tra gennaio e febbraio 2016 da Intesa Sanpaolo e dal centro di ricerca Einaudi.

Dalla ricerca sul mercato immobiliare, effettuata su un campione di 1.011 famiglie, emerge che il 66% degli intervistati considera “piuttosto vantaggioso” investire nel mattone. Una reazione più che ragionevole dal momento che, secondo un’opinione diffusa, la casa rappresenterebbe un bene di riferimento in grado di preservare il suo valore col passare degli anni, oltre che una valida alternativa al mantenimento del patrimonio in forma liquida.

A certificare l’ottimo stato di salute del mercato immobiliare è anche una nota relativa al primo trimestre del 2016 a cura dell’Osservatorio sul mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate, nella quale si legge che i primi tre mesi dell’anno in corso hanno visto un incremento delle compravendite del 17,3% rispetto allo stesso periodo del 2015, per un totale di oltre 244mila unità.

Una performance positiva che coinvolge tutti i comparti di questo settore, e in modo particolare il mercato residenziale, che mette a segno l’incremento più consistente: +20,6%.

Mercato immobiliare: l’opinione di Robert Shiller

Eppure l’investimento nel mercato immobiliare potrebbe non essere un’idea così geniale. A sostenerlo è il premio Nobel per l’Economia 2013 Robert Shiller. In un’intervista a Bloomberg, l’economista ha spiegato che usare il mattone come strumento di investimento potrebbe rivelarsi meno redditizio del previsto.

Un’abitazione, infatti, necessita di continua manutenzione - sottolinea Shiller - e nell’arco di 20-30 anni gli eventuali costi sostenuti per ammodernarla potrebbero compensare qualsiasi aumento di prezzo al momento della vendita.

Secondo il premio Nobel, “il settore della costruzione delle case ha un progresso tecnico” e ciò fa sì che le nuove abitazioni siano migliori delle precedenti. Il prodotto già realizzato, in questo modo, finisce inevitabilmente per perdere il suo valore.

L’economista paragona l’investimento nel mattone all’acquisto di una macchina, sostenendo che la gente preferisce comprare auto nuove rispetto a quelle usate. E lo stesso discorso - aggiunge Shiller - dovrebbe valere anche per le abitazioni.

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