Minaccia nucleare Russia: cosa sta facendo Putin?

Luna Luciano

27/02/2022

Allertare le «difese nucleari». È questa la nuova minaccia di Vladimir Putin alla Nato. Ecco cosa significa e cosa sta facendo realmente il presidente della Russia.

Minaccia nucleare Russia: cosa sta facendo Putin?

Si allunga sull’Europa l’ombra della bomba atomica. Alle sanzioni europee il leader del Cremlino risponde quindi con una sola parola: nucleare. Fin dal primo intensificarsi della crisi russo-ucraina - ancora prima che Vladimir Putin desse l’ordine d’invadere lo Stato vicino - tutto il mondo guardava con apprensione all’arsenale nucleare della Russia.

Alla fine, dopo le sanzioni economiche dell’Ue, Putin quest’oggi ha messo in stato di allerta la forza di dissuasione russa, che comprende anche le forze nucleari, motivando la sua scelta con “le dichiarazioni e l’atteggiamento aggressivo” della Nato. Questa misura che, secondo il Corriere della Sera, di per sé significa poco in termini pratici, desta comunque forte preoccupazioni.

Le mosse dell’inquilino del Cremlino sono state aspramente criticate dall’ambasciatrice delle Nazioni Unite, Linda Thomas-Greenfield, che ha così commentato: “Il leader russo sta aggravando il conflitto in modo inaccettabile”. Ma cosa sta realmente facendo Putin e qual è l’arsenale della Russia? Ecco tutto quello che c’è da sapere.

La minaccia nucleare: cosa ha detto Putin?

Si intensifica la crisi tra la Russia e la Nato. Alle sanzioni economiche europee inflitte alla Russia per l’invasione in Ucraina, sono infatti seguite le minacce sulle forze nucleari di Putin, il quale ha così motivato la sua scelta:

I Paesi occidentali non stanno soltanto imponendoci sanzioni ostili, ma leader di grandi Paesi della Nato stanno facendo affermazioni aggressive nei confronti della Russia. Per questo ordino di mettere in allerta il sistema di deterrenza

Il sistema di deterrenza prevede anche l’arsenale nucleare di cui è a disposizione la Russia, costituendo una minaccia non tanto velata alla Nato. La preoccupazione sale in tutti i Paesi. L’unica cosa certa è che Putin aveva già minacciato ripercussioni - in caso di interferenze con la guerra in Ucraina - che avrebbero condotto a “conseguenze mai viste prima”. Alle minacce sono seguite il posizionamento di missili antiaerei e altri sistemi missilistici avanzati in Bielorussia e lo schieramento della flotta nel Mar Nero, nel tentativo di prevenire un intervento occidentale in Ucraina.

Qual è l’arsenale atomico della Russia?

E se abbiamo già trattato della bomba russa più potente finora conosciuta, adesso come adesso tutti si domandano quale sia l’effettivo arsenale russo. Secondo il Sipri la Russia avrebbe un arsenale atomico di 6.255 armi, di cui 1.625 nelle unità operative, tra i quali troviamo i missili da crociera ipersonici "Kinzhal” e “Zirkon”.

In passato, nel 1970, la Russia ha aderito al Trattato di non Proliferazione Nucleare (Tpn), con il quale i Paesi hanno coordinato il loro impegno nel ridurre i loro arsenali nucleari dopo la Guerra Fredda. Sempre secondo l’Istituto gli Stati Uniti e la Russia detengono il 90% delle forze nucleari globali ed è per questo che nel 2010 Usa e Russia hanno firmato un secondo accordo sulle armi atomiche, New Start, il quale ha stabilito il limite agli armamenti che un paese può detenere. Accordo che vale solo per le testate e bombe atomiche, non per i missili.

È importante sapere che la catena di comando del sistema nucleare russo si basa però su una concatenazione a tre chiavi (tre codici di lancio). Una è nelle mani del presidente Putin, una in quelle del ministro della Difesa Sergej Shoigu e la terza in quella del capo di Stato maggiore interforze Valerij Gerasimov. Se anche uno solo di quei codici viene annullato, la procedura si blocca e non sarà impiegata alcuna arma nucleare.

La minaccia nucleare: cosa sta facendo realmente Putin?

Le minacce sul nucleare precipitano l’intero mondo nel clima invivibile tipico della Guerra Fredda, quando Usa e Urss allertavano le proprie forze di deterrenza nei periodi di maggior crisi, come la crisi dei missili a Cuba nel 1962. In molti ormai temono per una possibile guerra nucleare - i cui scenari sono stati già trattati in un precedente articolo - ma secondo gli analisti le minacce rimarrebbero tali.

Infatti secondo il Sipri, l’International Peace Research Institute che ha sede a Stoccolma, la leadership russa non ha alcuna intenzione di usare l’arma nucleare in collegamento alla crisi ucraina. “Non credo che un conflitto atomico sia una probabile conseguenza di questa crisi”. Sono state queste le parole del direttore Dan Smith alla Dpa. È inevitabile dunque domandarsi cosa realmente stia facendo Putin.

Molto probabilmente si tratta dell’ennesimo cambio di Putin nella guerra di pressione psicologica e di propaganda contro gli Stati Uniti e gli alleati occidentali. Quindi anche se non è chiaro cosa realmente possa comportare la minaccia per la Nato - e quindi per l’Italia - questa è indice di un aumento delle tensioni globali.

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