Mps-Unicredit: tutti i punti da chiarire sulla cessione

Violetta Silvestri

04/08/2021

L’acquisizione di Mps da parte di Unicredit resta sotto i riflettori: in attesa delle parole al riguardo del ministro dell’Economia Franco, quali nodi sono ancora da sciogliere?

Mps-Unicredit: tutti i punti da chiarire sulla cessione

L’affare bancario Mps-Unicredit agita la politica e attira sempre di più le analisi degli esperti.

Dinanzi all’apertura di Orcel sulla possibilità di acquisire la banca senese, a determinate condizioni, si sono moltiplicate ipotesi e valutazioni. Il Mef ha fretta di concludere l’intesa, visto che come socio di maggioranza al 64% di Mps deve uscire dall’istituto di Siena entro fine anno.

Cosa accadrà? Intanto, sono ancora diverse le questioni da chiarire sull’eventuale cessione Mps a Unicredit. Tutti i nodi da sciogliere.

Mps-Unicredit: le questioni da chiarire

Sono molto attese le parole che il ministro Franco pronuncerà dinanzi alle commissioni Finanze riunite. Il tema è l’operazione bancaria Mps-Unicredit.

Tanti sono i dubbi sorti tra le forze politiche sulla cessione probabile all’istituto milanese. Nel mirino ci sono innanzitutto i costi dell’acquisizione, considerando le condizioni di Orcel.

Quanto sborserà lo Stato? Un interrogativo che segue il ricordo di almeno 20 miliardi di euro statali dal 2008 a oggi per salvare Mps.

Il Mef è chiamato a chiarire almeno 5 punti essenziali.

1. Marchio Mps e perimetro di acquisizione

Come sopravviverà il marchio Mps? Una domanda lecita alla cui risposta è legato il destino dei dipendenti nella sede centrale: circa 2.500.

Il perimetro dell’acquisizione, d’altronde, è tutto da definire e Orcel ha dichiarato che occorreranno circa 40 giorni per la valutazione degli asset Mps.

La Rocca Salimbene, direzione generale, l’attività corporate di Mps Capital Services e la banca digitale, Widiba saranno tutte interessanti per Unicredit?

2. Filiali

Non è ancora chiaro se tutte le circa 1.500 filiali Mps continueranno a operare.

Le indiscrezioni raccontano della possibilità per Unicredit di rilevare circa 1.250 sportelli. Il Mediocredito Centrale, dello Stato, potrebbe acquisirne 150 in alcune zone del Sud.

3. Esuberi

I rumors indicano in 5.000, massimo 7.000 esuberi in questa operazione di acquisizione Mps da parte di Unicredit.

Probabilmente lo Stato ricorrerà al fondo esuberi bancari, già impiegato nel 2017 per salvare le banche venete rilevate da Intesa Sanpaolo. Alle finanze pubbliche l’operazione costò 5 miliardi di euro.

4. I costi per lo Stato

Quanto costerà allo Stato il matrimonio Mps-Unicredit? Il bilancio resta ancora nel dubbio, ma già pesano i 2,5 miliardi di euro di aumento di capitale prima di operazioni straordinarie.

5. Rinvio della privatizzazione?

Questione aperta soprattutto da Lega e M5S: un rinvio della privatizzazione di Mps.

In realtà, considerando anche i tempi imposti dall’Europa, difficilmente si potrà virare su questa opzione.

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