Mps ha approvato il capital plan 2021-2025: un passo necessario in attesa di capire cosa accadrà con la privatizzazione. Cosa prevede la strategia della banca senese?
Mps ha approvato il piano strategico 2021-2025, ora al vaglio del ministero dell’Economia e sottoposto alla valutazione della BCE entro la fine di gennaio 2021.
Un ulteriore passo per la definizione del futuro della banca senese, quindi, è stato compiuto, alla luce anche di quanto si sta definendo per salvare l’istituto, sempre più indirizzato verso la privatizzazione.
Una nota di rilievo del capital plan è l’apertura a “ipotesi aggregative”, che di fatto accoglie l’idea di fusione con Unicredit, soluzione in discussione da tempo ma che sta trovando ostacoli politici (con fronde soprattutto dal M5S).
Con il piano strategico 2021-2025, Mps ha dato indicazioni future su obiettivi patrimoniali e non solo: cosa prevede il capital plan?
Mps approva il piano 2021-2025: i dettagli
Il cda di Monte dei Paschi di Siena ha dato il via libera al documento strategico 2021-2025, nel quale sono pianificati gli obiettivi patrimoniali e industriali dell’istituto con l’intento di dare respiro alla sua sopravvivenza.
Innanzitutto, il capital plan stabilisce un fabbisogno di capitale quantificabile in di 2-2,5 miliardi di euro. La necessità di rafforzare il patrimonio risponde all’esigenza di “risolvere lo scenario di shortfall di patrimonio regolamentare che al 31 marzo 2021 è quantificato in oltre 0,3 miliardi e, al 1° gennaio 2022, in circa 1,5 miliardi.”
Sono tre i pilastri indicati nella strategia del piano Mps:
- focus del modello di business sulla clientela chiave, in linea con le quote di mercato storiche e la graduale uscita da segmenti ad elevato assorbimento di capitale e ridotta redditività;
- semplificazione organizzativa e l’avvicinamento del modello operativo al business;
- rafforzamento del bilancio ed il continuo focus sulla gestione dei rischi
L’istituto senese ha evidenziato che, da un punto di vista industriale, la priorità verrà garantita ad iniziative capaci di generare valore in modo repentino e in grado di contenere i rischi di realizzazione in base alle caratteristiche del modello operativo attualmente in vigore. Saranno, quindi, supportati “cantieri implementativi già identificati”.
Per quanto riguarda il reddito operativo, per il 2021 Mps ha sottolineato che il risultato netto è influenzato dall’impatto di oneri di ristrutturazione e da rettifiche di valore su crediti legate alla emergenza pandemica.
L’attività commerciale, comunque, resta in linea con quanto osservato nella seconda metà del 2020.
Le previsioni del capital plan sono così orientate: pareggio del risultato netto nel 2022 e utile dal 2023.
Altro punto importante l’organico del gruppo bancario. Nel piano Mps è stimata una riduzione di 2.670 lavoratori durante la durata del plan, 2021-2025.
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