Secondo quanto riportato da “Il Sole 24 Ore”, MPS starebbe per annunciare importanti cessioni di inadempienze probabili. Tra gli acquirenti troviamo BofA e Fortress.
Nuovo passo di Monte dei Paschi di Siena verso la riduzione del profilo di rischio. Secondo le indiscrezioni riportate nell’edizione odierna de “Il Sole 24 Ore”, l’istituto senese sarebbe molto vicino a chiudere un accordo per la cessione di due importanti portafogli di UTP (Unilikely To Pay, inadempienze probabili).
L’operazione si inserisce nel piano di de-risking che secondo l’obiettivo fissato dalla banca, e recentemente ribadito dal management, nell’anno corrente dovrebbe registrare cessioni per 2 miliardi di euro.
MPS: cessione UTP per 630 milioni
Secondo i rumor, in ballo ci sarebbe un pacchetto di inadempienze probabili per 630 milioni di euro.
Il portafoglio sarebbe composto dal progetto Lima, pari a 130 milioni di euro e composto da 5-6 posizioni, per cui sono in corso trattative con la statunitense Bank of America (BofA), e dal progetto Papa 2.
Quest’ultimo, da 500 milioni di euro, include circa 80 posizioni garantite da immobili. In questo caso, tra i pretendenti ci sarebbe anche Fortress.
MPS: ricevuto proposte non vincolanti per 1,1 miliardi
A fine aprile, l’istituto guidato dall’Ad Marco Morelli aveva reso noto di aver ricevuto offerte vincolanti per un portafoglio di UTP da 200 milioni e proposte non vincolanti per altri 1,1 miliardi.
In precedenza erano state cedute altre inadempienze probabili per 100 milioni e parte di un altro pacchetto da 150 milioni.
Nell’ambito dei rumor sulla cessione di 8 miliardi di UTP, Morelli ha recentemente precisato che il deterioramento del contesto macroeconomico non agevola operazioni di dimensioni elevate.
Nel 2018, la banca senese ha realizzato la mega-cartolarizzazione di Npl da 24 miliardi di euro e a fine anno ha venduto diversi pacchetti di crediti deteriorati per 3,5 miliardi complessivi. Inoltre, a dicembre 2018 sono stati ceduti 900 milioni di sofferenze nel leasing e 560 milioni di UTP.
MPS: azioni in rosso a Piazza Affari
A circa due ore dall’avvio delle contrattazioni, le azioni MPS segnano un calo dello 0,84% a 1,06 euro. Rispetto a tre mesi fa le azioni valgono il 17,6% in meno mentre il confronto annuo evidenzia un -56,2 per cento.
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