Chi è Nino Di Matteo? Biografia e inchieste del magistrato palermitano

Alessandro Cipolla

05/05/2020

Chi è Nino Di Matteo? La biografia e le principali inchieste svolte dal magistrato, un tempo dato vicino al Movimento 5 Stelle e adesso al centro di una polemica con il ministro della giustizia Alfonso Bonafede.

Chi è Nino Di Matteo? Biografia e inchieste del magistrato palermitano

Fino al 3 maggio 2020 Nino Di Matteo oltre essere considerato come uno dei magistrati simbolo nella lotta alla Mafia, veniva descritto anche come molto vicino alle posizioni del Movimento 5 Stelle.

Non è un caso che il suo nome veniva dato in pole per il Viminale in caso di una vittoria alle elezioni 2018 da parte dei 5 Stelle, ma adesso tra il Movimento e il pm si è accesa una polemica che potrebbe avere degli strascichi anche rilevanti.

Ospite della trasmissione Non è l’Arena, Nino Di Matteo infatti ha dichiarato come dopo una serie di incontri con il ministro della Giustizia Alfonso Bonafedeavevo deciso di accettare la nomina a capo del Dap (Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria n.d.r.) ma improvvisamente mi disse che ci aveva ripensato, o qualcuno l’aveva indotto a ripensarci, questo non lo posso sapere”.

Il ministro pentastellato è subito intervenuto telefonicamente dicendosi “esterrefatto”, sottolineando come a Di Matteo era stato offerto il ruolo di direttore degli affari penali “ma il giorno dopo mi disse di non volere accettare gli affari penali perché voleva il Dap, ma io nel frattempo avevo già scelto Basentini”.

Nonostante la replica del ministro Bonafede nelle ore successive il magistrato ha voluto “confermare i fatti raccontati”, non volendo aggiungere nulla più su una vicenda di grande rilevanza anche politica.

Da anni la figura di Nino Di Matteo è una delle più rilevanti per quanto riguarda la lotta alla Mafia, vivendo per questo sotto scorta dal 1993 con la criminalità che più volte ha pianificato attentati nei suoi confronti.

Dalle inchieste sulle stragi che portarono alla morte dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino fino a quella della presunta trattativa Stato-Mafia, il magistrato palermitano è stato sempre in prima linea nella guerra contro cosa nostra.

La biografia di Nino Di Matteo

Antonino Di Matteo, per tutti Nino, nasce a Palermo il 26 aprile del 1961. Sposato con due figli, si può dire che abbia la giustizia nel sangue in quanto suo padre è stato un avvocato e il nonno un giudice.

Nino Di Matteo però alla fine non sceglie nessuna di queste due strade, decidendo invece di intraprendere la carriera da magistrato. Il suo primo incarico è datato 1991 quando diventa sostituto procuratore alla Direzione Distrettuale Antimafia di Caltanissetta.

La prima volta però che ha indossato una toga è stata per un’occasione più che drammatica: fu infatti tra i volontari che vegliarano sulla bara del giudice Paolo Borsellino nei corridoi del Tribunale di Palermo.

Il primo incarico importante a Caltanissetta fu quello relativo all’omicidio del giudice Saetta e di suo figlio, indagini che poi portarono al primo degli ergastoli a cui è stato condannato Totò Riina.

Da allora il boss di Corleone ha aperto una sorta di guerra personale con Di Matteo, tanto che il magistrato dal 1993 vive sotto una scorta che, dopo un attentato nei suoi confronti rimandato solo all’ultimo, negli ultimi anni è stata notevolmente aumentata.

Nel 1999 poi diventa pubblico ministero a Palermo, continuando la sua dura lotta alla mafia tanto da essere nominato nel 2012 presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati del capoluogo siciliano.

A Palermo Nino Di Matteo prende in mano le indagini sulle stragi che portarono alla morte di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e ai loro uomini della scorta, oltre che dell’omicidio del giudice Rocco Chinnici.

Il risultati furono una pioggia di ergastoli per tutti i principali boss mafiosi dell’epoca, tanto che l’unico ancora libero, Matteo Messina Denaro, decise di eliminare proprio lo scomodo magistrato senza però riuscire a portare a termine il suo progetto criminale.

Negli ultimi anni poi Nino Di Matteo è salito alla ribalta mediatica anche sulla vicenda della trattativa Stato-Mafia, vicenda che ruota attorno al famoso papello di richieste che cosa nostra avrebbe presentato ad apparati statali nel periodo delle stragi dei primi anni ‘90.

Il rapporto con il Movimento 5 Stelle

Oltre che per le inchieste contro la mafia, il nome di Nino Di Matteo in passato è stato molto d’attualità anche per il suo accostamento a un ipotetico governo del Movimento 5 Stelle.

Diversi sono gli elementi di contatto tra Di Matteo e i 5 Stelle. Oltre alla stima reciproca, il magistrato negli scorsi anni ha partecipato ad un evento organizzato dai deputati grillini alla Camera.

In più, una delle associazione da sempre più vicine all’operato dei magistrati siciliani è Sotto Scorta, che tra i fondatori annovera quel Giancarlo Cancelleri che è stato il candidato del Movimento 5 Stelle alle elezioni regionali in Sicilia.

Nonostante le smentite di rito da ambo le parti, Di Matteo aveva rilasciato anche dichiarazioni possibiliste su un suo impegno in politica, ma adesso tra i pm e i grillini è in corso un duro scontro viste le accuse al ministro Bonafede e la polemica politica che si è innescata a seguito delle parole del magistrato sicialiano.

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