Non paghi la Tares se adotti un cane. Ecco i Comuni che aderiscono all’iniziativa

Valentina Brazioli

31/10/2013

Non pagare la Tares (o almeno pagarla con forti sconti) in alcune città si può: basta adottare un cane del canile. Ecco i Comuni che aderiscono all’iniziativa e come funziona.

Non paghi la Tares se  adotti un cane. Ecco i Comuni che aderiscono all’iniziativa

Singolare ma lodevole iniziativa portata avanti da alcune città italiane: forti sconti sulla Tares (il temuto tributo comunale sui rifiuti e sui servizi) per chi adotta un cane. L’ultimo in ordine di tempo ad aderire all’iniziativa è il Comune di Avellino, in Campania, la cui giunta comunale, presieduta dal sindaco Paolo Foti, ha deliberato un incentivo dal valore massimo di 700 euro per chiunque adotti un cane affidato al canile comunale. Incentivo che non sarà comunque inferiore a ciò che il nucleo familiare di chi adotta versa per il pagamento della Tares.

La proposta dell’assessore all’Ambiente, Giuseppe Ruberto, ha suscitato le perplessità di alcuni animalisti, preoccupati che si inauguri una stagione di adozioni canine al solo fine di risparmiare sulle tasse. Ruberto ha comunque sottolineato la buona fede di un’operazione che potrebbe aiutare a contrastare efficacemente il drammatico fenomeno del randagismo, oltre a comportare un importante risparmio per le casse del comune avellinese:

Non si tratta soltanto di realizzare risparmi ma anche di favorire iniziative di cittadinanza attiva indispensabili per la gestione dei servizi di pubblico interesse.

Coinvolte anche Teramo, Solarino, Bondeno e Lecce

Un’iniziativa tutta a favore dei nostri amici a quattro zampe, quindi, che sembra proprio aver incontrato il favore di altri Comuni italiani. Si va da Teramo, dove è stata recentemente presentata la campagna “Adotta un cane e non paghi la Tares” dell’associazione “Teramo Vivi Città”, a Solarino in provincia di Siracusa, dove è prevista un’esenzione massima di 750 euro dalla tassa rifiuti e servizi per tutta la durata della vita dell’animale adottato. Analoghe iniziative sono presenti anche a Bondeno nel Ferrarese, dove il Municipio ha inventato lo slogan “Adotta un cane in cambio dell’esenzione della Tares”, fino a Lecce, dove la tassa per chi adotta non viene abolita ma scontata di 300 euro per tutto il biennio 2014-2015.

Il caso di Lecce

Proprio nel capoluogo pugliese è più evidente il tentativo di coniugare lo spirito di un’iniziativa a salvaguardia dei cuccioli in cerca di una casa, con le esigenze di spesa comunale. Spiega infatti l’assessore alle Politiche ambientali, delegato anche al randagismo, Andrea Guido:

Lo abbiamo fatto per tre motivi: perché rispettiamo gli animali, per aiutare le famiglie e per fare risparmiare l’ente. Noi spendiamo circa 1.000 euro all’anno per ogni animale ospitato nei rifugi convenzionati. Sono al momento 485 i randagi presenti nelle strutture convenzionate Aura, Lovely e Amico Mio e nel Canile Sanitario e tutti necessiterebbero di una casa e di una famiglia. Provvedere al loro sostentamento richiede ingenti forze e grandi fondi pubblici, mentre una famiglia potrebbe davvero guadagnarci sia in termini economici che emotivi.

Appare quindi particolarmente lodevole l’adozione di incentivi che, senza comportare alcun aggravio sulla spesa pubblica, potrebbero salvare i nostri amici pelosi dalla triste vita del canile, dove troppo spesso capita che siano malati, malnutriti e stipati in gabbie sovraffollate.

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