CCNL Sanità 2018: è stato firmato il rinnovo definitivo del contratto per medici, infermieri e operatori sanitari. Orari di lavoro, aumento stipendi e arretrati in busta paga di giugno 2018, ecco le novità.
CCNL sanità 2018: è stato siglato il 21 maggio 2018 l’accordo definitivo tra i sindacati e l’ARAN per il rinnovo del contratto.
Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del personale del comparto del Servizio Sanitario regola i rapporti di lavoro del personale sanitario che lavora all’interno delle strutture ospedaliere.
Sono molte le novità introdotte nell’accordo definitivo siglato il 21 maggio 2018 ed una in particolare riguarda l’aumento di stipendio di 86 euro mensili in busta paga per i dipendenti sanitari, compresi gli elementi perequativi decrescenti per le qualifiche maggiori.
Vengono inoltre riconosciuti gli arretrati contrattuali per il periodo che va dal 2016 al 2017.
È stata poi istituita una Commissione paritetica che dovrà occuparsi anche della nuova classificazione del personale, in vista del CCNL che dovrà esser approvato per il prossimo triennio.
Nonostante il nuovo CCNL Sanità preveda il riconoscimento degli arretrati e un aumento di stipendio in busta paga per i dipendenti sanitari, ci sono alcune categorie di lavoratori che non sono soddisfatte delle novità introdotte dal Contratto Collettivo Nazionale di lavoro 2016-2018.
Gli infermieri, infatti, non sono entusiasti poiché il nuovo CCNL Sanità riconosce loro un’indennità pari a 660,40 euro, un importo che secondo gli operatori sanitari sminuisce la loro posizione e il loro lavoro.
Ma vediamo nel dettaglio a chi si rivolge il CCNL Sanità e quali sono le principali innovazioni che sono state introdotte dal nuovo accordo firmato il 21 maggio 2018 tra i sindacati e l’ARAN.
CCNL Sanità 2016-2018
Il CCNL del comparto Sanità
Il Contratto Collettivo Nazionale del personale del comparto Sanità si applica a tutto il personale con rapporto di lavoro a tempo indeterminato o determinato, esclusi i dirigenti, dipendente dalle amministrazioni, aziende ed enti del comparto del servizio sanitario nazionale.
Per garantire il progressivo miglioramento della funzionalità dei servizi delle aziende ospedaliere, nonché promuovere l’efficienza e l’efficacia dell’assistenza erogata, il CCNL Sanità prevede che debba essere rispettato un sistema di classificazione che è articolato in 4 categorie denominate A, B, C e D.
I dipendenti vengono inquadrati nelle suddette categorie grazie alle loro competenze e conoscenze.
Il sistema di classificazione è così diviso:
- Categoria A: appartengono a questa categoria i lavoratori che ricoprono posizioni di lavoro che richiedono capacità manuali generiche per lo svolgimento di attività semplici e autonomia esecutiva e responsabilità, nell’ambito di istruzioni fornite, riferita al corretto svolgimento della propria attività;
- Categoria B: appartengono a questa categoria i lavoratori che ricoprono posizioni di lavoro che richiedono conoscenze teoriche di base relative allo svolgimento dei compiti assegnati, capacità manuali e tecniche specifiche riferite alle proprie qualificazioni e specializzazioni professionali nonché autonomia e responsabilità nell’ambito di prescrizioni di massima;
- Categoria C: appartengono a questa categoria i lavoratori che ricoprono posizioni di lavoro che richiedono conoscenze teoriche specialistiche di base, capacità tecniche elevate per l’espletamento delle attribuzioni, autonomia e responsabilità secondo metodologie definite e precisi ambiti di intervento operativo proprio del profilo, eventuale coordinamento e controllo di altri operatori con assunzione di responsabilità dei risultati conseguiti;
- Categoria D: appartengono a questa categoria i lavoratori che, ricoprono posizioni di lavoro che richiedono, oltre a conoscenze teoriche specialistiche o gestionali in relazione ai titoli di studio e professionali conseguiti, autonomia e responsabilità proprie, capacità organizzative, di coordinamento e gestionali caratterizzate da discrezionalità operativa nell’ambito di strutture operative semplici previste dal modello organizzativo aziendale.
Gli orari di lavoro e le retribuzioni del personale sanitario
Oltre a riportare il suddetto schema di classificazione il CCNL Sanità al suo interno racchiude gli orari di lavoro che devono essere rispettati dal personale sanitario e le retribuzioni che devono essere erogate ai medici e agli infermieri.
Per ciò che concerne gli orari di lavoro dei dipendenti sanitari il CCNL del personale del comparto Sanità stabilisce “una durata della prestazione non superiore alle dodici ore continuative a qualsiasi titolo prestate”.
Nel CCNL Sanità vengono poi fissate le retribuzioni che spettano ai medici e agli infermieri. Sono infatti allegate ad ogni contratto le tabelle con le somme che devono essere erogate al personale medico.
Firmato il nuovo CCNL 2016-2018 del comparto Sanità
È stato firmato ieri il nuovo CCNL Sanità 2016-2018 dai sindacati e dall’ARAN (Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni).
Il Contratto Collettivo Nazionale del comparto Sanità siglato il 21 maggio 2018 era atteso da più di 600.000 lavoratori che speravano nel rinnovo di quest’ultimo visto il lungo periodo di blocco della contrattazione nazionale.
Il CCNL Sanità è stato sottoscritto da Cgil, Cisl e Uil, ma non dai sindacati autonomi di categoria - come il sindacato degli infermieri Nursing Up - che hanno deciso di non firmare l’intesa poiché pensano che il nuovo contratto sia peggiorativo e che non restituisca la dignità agli infermieri.
Andrea Bottega, segretario nazionale NurSinD, ha dichiaro che non firmare il contratto:
“è stato un atto di coraggio e coerenza, perché abbiamo fin da subito evidenziato come questo testo sia peggiorativo per la categoria e per molti lavoratori che garantiscono ogni giorno il diritto costituzionale alla salute. In particolare vogliamo ricordare che:
- l’elemento perequativo che compensa ai redditi più bassi il venir meno del bonus previsto dal Governo, termina al 31 dicembre 2018;
- le indennità di turno in diversi casi non saranno più erogate (con conseguente perdita economica) perché è stata definita una soglia più elevata da quanto stabilito in molti contratti aziendali;
- scompare il diritto alla pausa mensa per il personale che garantisce i servizi nelle 24 ore anche se lavora 12 ore consecutive;
- compare l’obbligo di svolgere lavoro straordinario;
- si precarizzano gli incarichi di coordinamento (capo sala);
- si deroga al riposo minimo giornaliero;
- si estendono le indennità di area critica ad alta funzione infermieristica al personale di supporto ma solo dove l’impegno richiesto è notevolmente inferiore rispetto allo stesso personale che lavora nelle aree internistiche o chirurgiche;
- gli istituti contrattuali non sono esigibili in egual modo tra i dipendenti penalizzando soprattutto il personale turnista;
- la valorizzazione della carriera professionale per il personale sanitario non può avere applicazione perché non c’è personale in servizio che ne abbia i requisiti (fatta eccezione per il personale di triage dei Pronto Soccorso)”.
Ma vediamo di seguito quali novità sono state introdotte in relazione agli stipendi e all’orario di lavoro dei dipendenti sanitari.
Gli aumenti di stipendio
Nel nuovo CCNL Sanità sono previsti aumenti economici pari a circa 86 euro medi.
Per il periodo 2016-2017 sono riconosciuti anche gli arretrati contrattuali. Dalla fine del 2018, con decorrenza a partire dal 2019, è previsto, infine, un incremento dei Fondi destinati alla contrattazione integrativa.
Ecco le tabelle riguardanti gli stipendi - compresi gli arretrati - previsti dal nuovo CCNL Sanità per i coordinatori, gli infermieri e gli Operatori Socio Sanitari (OSS).
Gli stipendi per i coordinatori:
Posizione economica | Arretrati 1/1/2016 - 1/3/2018 | Incremento Tabellare+elemento perequativo | Stipendio annuale |
DS | 524,90 | 87,20 | 24.883,74 euro |
DS1 | 566,00 | 87,10 | 25.860,20 euro |
DS2 | 566,80 | 87,00 | 26.862,11 euro |
DS3 | 588,80 | 87,10 | 27.839,86 euro |
DS4 | 607,10 | 90,60 | 28.748,85 euro |
DS5 | 625,40 | 91,20 | 29.639,50 euro |
DS6 | 651,40 | 94,80 | 30.861,42 euro |
Gli stipendi per gli infermieri:
Posizione economica | Arretrati 1/1/2016 - 1/3/2018 | Incremento Tabellare+elemento perequativo | Stipendio annuale |
D | 486,70 | 86,90 | 23.074,40 euro |
D1 | 505,00 | 87,40 | 23.919,50 euro |
D2 | 521,70 | 86,60 | 24.689,32 euro |
D3 | 537,10 | 86,90 | 25.454,35 euro |
D4 | 553,80 | 87,20 | 26.225,40 euro |
D5 | 570,50 | 91,50 | 27.012,47 euro |
D6 | 590,40 | 91,00 | 27.990,10 euro |
Gli stipendi per gli OSS:
Posizione economica | Arretrati 1/1/2016 - 1/3/2018 | Incremento Tabellare+elemento perequativo | Stipendio annuale |
BS | 405,80 | 82,50 | 19.209,84 euro |
BS1 | 418,00 | 84,30 | 19.810,50 euro |
BS2 | 430,20 | 84,00 | 20.395,82 euro |
BS3 | 439,20 | 84,20 | 20.812,70 euro |
BS4 | 454,60 | 84,30 | 21.503,73 euro |
BS5 | 468,40 | 84,40 | 22.217,32 euro |
Quali sono le novità riguardanti l’orario lavorativo?
Sono state apportate anche importanti novità riguardanti l’orario lavorativo del personale sanitario.
Infatti l’accordo raggiunge un buon equilibrio tra tutele e garanzie per i dipendenti sanitari e le esigenze organizzative delle aziende ospedaliere.
È stato salvaguardato l’orario di lavoro del personale sanitario che resta di 36 ore settimanali.
Non è stata quindi concessa alcuna deroga alle 11 ore di riposo continuativo, ma è stato finalmente introdotto, nel nuovo CCNL Sanità, il tempo impiegato per la vestizione e la svestizione, pari a 15 minuti per ogni turno.
Un’ultima novità introdotta dal CCNL Sanità 2016-2018 riguarda l’istituzione di una Commissione paritetica che dovrà occuparsi anche della nuova classificazione del personale, in vista del CCNL che dovrà esser approvato per il prossimo triennio.
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