Giuseppe Conte è tornato tornato in video per annunciare l’ultimo DPCM contenente le nuove misure per fronteggiare il coronavirus: Matteo Salvini e Giorgia Meloni però non hanno risparmiato critiche, soprattutto per lo scarso coinvolgimento delle opposizioni.
Con la nuova conferenza stampa di Giuseppe Conte, arrivata con l’immancabile ritardo, il senso di dejavù rispetto a quanto vissuto la scorsa primavera è ormai da considerarsi completo.
Visto l’aumento dei casi di coronavirus in Italia con il nuovo record di contagi fatto registrare nell’ultimo bollettino, il premier ha firmato un DPCM contenente diverse misure restrittive riguardanti soprattutto gli orari di bar, pub e ristoranti.
Sollecitato sull’argomento durante la conferenza, Conte ha parlato anche di un contatto con i leader dell’opposizione prima della diretta video, ma a guardare dalle reazioni del centrodestra la mossa non sarebbe stata sufficiente.
Sia Matteo Salvini che Giorgia Meloni infatti si sono lamentati per lo scarso coinvolgimento in queste ultime decisioni da parte del governo, con i due leader che hanno parlato di brevi telefonate avvenute quando ormai il DPCM era stato confezionato.
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Nuovo DPCM: le reazioni di Salvini e Meloni
Appena terminata la conferenza stampa di Giuseppe Conte, si è affidato come sua abitudine ai social network Matteo Salvini per criticare il metodo con cui è stato preparato questo nuovo DPCM.
Dopo mesi che facciamo proposte su lavoro, scuola, cassa integrazione e sanità, inascoltati, una telefonata di #Conte di 60 secondi stasera alle 21.31 prima di andare in diretta tivù. Non è questo il mio concetto di “collaborazione”.
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) October 18, 2020
Salvini ha così puntato il dito sulla breve telefonata arrivata “alle 21.31 prima di andare in tivù”, con il confronto tra il premier e il leader dell’opposizione che così avrebbe avuto una durata di “60 secondi” a cosa ormai fatte.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche Giorgia Meloni, che in una lungo intervista rilasciata al Corriere della Sera ha ugualmente rimarcato lo scarso coinvolgimento da parte del premier, che si sarebbe limitato solo a “telefonate dell’ultimo minuto”.
La numero uno di Fratelli d’Italia è entrata però anche nel dettaglio dell’ultimo DPCM, lanciando una sorta di proposta a un governo reo di avere avere avuto “spocchia e poca serietà e concretezza”.
“Sull’emergenza Covid bisogna modificare il paradigma - ha spiegato la Meloni - Poiché il virus non può essere azzerato in tempi brevi, si lavori per proteggere chi è maggiormente a rischio: anziani, persone fragili, malate”.
Per Giorgia Meloni di conseguenza “con misure confuse e inutili rischiamo un altro lockdown, che non possiamo permetterci”, accusando il governo di “rincorrere il virus con misure in gran parte inutili”.
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