C’è un titolo che paga il 4% di cedola e quota sui 108 Eur ma che quattro anni fa si trattava a 220 Eur. L’effetto downgrade dell’emittente non l’ha colpito.
Rating giù per la Francia: lo si sapeva da tempo e quindi non ha sorpreso i mercati. Moody’s l’ha abbassato da AA2 a AA3, che – tradotto in termini di classificazione di S&P – significa una discesa da AA ad AA-.
Resta quindi ancora nella parte alta della graduatoria delle categorie di valutazione, definita come dalla “qualità più che buona”. D’altra parte una bocciatura più pesante avrebbe avuto effetti deleteri per l’intera Europa e lo dimostra il compromesso di un “outlook” che da negativo diventa stabile.
Decennale di poco sopra il 3%
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