OMS: mondo si prepari meglio a prossima pandemia

Marco Ciotola

08/09/2020

Per l’Organizzazione Mondiale della Sanità investimenti sui sistemi sanitari di tutto il mondo sono indispensabili

OMS: mondo si prepari meglio a prossima pandemia

Secondo l’OMS il mondo dovrà prepararsi meglio alla prossima pandemia. Una raccomandazione arrivata direttamente dal numero uno dell’Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus.

Quest’ultimo ha invitato, durante una conferenza stampa, tutti i Paesi a investire nei loro sistemi sanitari pubblici, perché uno scenario futuro deve mettere in conto la possibilità di nuove emergenze sanitarie e garantire risposte decisamente diverse da quelle fornite oggi:

“Questa non sarà l’ultima pandemia, ma quando saremo di fronte alla prossima, il mondo dovrà essere pronto, più pronto di quanto non fosse questa volta”,

ha dichiarato Ghebreyesus.

Ha quindi aggiunto che troppi Paesi negli ultimi anni hanno “trascurato i loro sistemi sanitari pubblici di base”, e ha invitato i governi a investire nella sanità pubblica, considerando quest’ultima mossa come un investimento “in un futuro più sano e più sicuro per tutti”.

OMS: mondo dovrà prepararsi meglio a prossima pandemia

Per il numero uno dell’OMS la salute pubblica è il “fondamento della stabilità sociale, economica e politica”. Ecco perché - spiega - è cruciale investire in servizi basati sulla popolazione per la prevenzione, la ricerca e la prima risposta alle malattie:

“Chiedo a tutti i Paesi di investire nella salute pubblica, e in particolare nell’assistenza sanitaria di base”.

All’interno delle sue ultime statistiche settimanali, pubblicate ieri, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha rivelato che complessivamente sono stati segnalati quasi 27 milioni di casi di Covid-19 e 900.000 decessi fino ad oggi.

Mentre il più recente conteggio targato Johns Hopkins University stima il numero di casi di coronavirus a quota 27,3 milioni e il numero di morti a 892.714.

Oltre 1,8 milioni di nuovi casi e 37.000 nuovi decessi sono stati segnalati durante la settimana terminata il 6 settembre, per un aumento del 5% nel numero di contagi e una diminuzione del 2% nel numero di decessi rispetto alla settimana precedente.

L’OMS ha affermato che la regione del sud-est asiatico ha continuato a mostrare il più alto aumento di casi nei precedenti 7 giorni, con oltre 600.000 nuovi contagiati. Solo l’India ha fatto registrare 86.432 casi in 24 ore nella giornata di domenica.

Un aumento del numero di nuovi casi segnalati è stato osservato anche in Europa, mentre sia nuovi casi che decessi sono diminuiti nelle regioni dell’Africa e del Pacifico occidentale rispetto alla settimana precedente.

L’OMS ha infine evidenziato come i casi segnalati in America siano aumentati dell’1% e le morti diminuite del 4%, ma ha aggiunto che l’area continua a portare il “più alto carico di malati a livello globale, rappresentando quasi la metà di tutti i nuovi casi segnalati negli ultimi sette giorni.”

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