OMS: smettere di usare lockdown per controllare il virus. Proposta soluzione alternativa

Fiammetta Rubini

15/10/2020

L’inviato speciale dell’OMS per l’emergenza Covid-19 ha esortato i leader mondiali a smettere di usare i lockdown come principale mezzo di contrasto al virus. Ecco la soluzione alternativa, secondo alcuni esperti.

OMS: smettere di usare lockdown per controllare il virus. Proposta soluzione alternativa

“Noi dell’Organizzazione mondiale della sanità non sosteniamo i lockdown come principale misura di controllo del coronavirus”, ha detto David Nabarro in un’intervista rilasciata a The Spectator il 9 ottobre. Parole che lasciano sbalorditi: secondo il funzionario dell’OMS l’approccio autoritario per fermare la diffusione della pandemia è del tutto inutile.

“L’unico caso in cui crediamo che un lockdown sia giustificato è quando permette di guadagnare tempo per riorganizzare e riunire le risorse, proteggere gli operatori sanitari che sono esausti, ma in generale preferiremmo non farlo”.

Nabarro, co-direttore dell’Institute of Global Health Innovation dell’Imperial College di Londra, è uno dei sei inviati speciali del direttore generale dell’OMS per rispondere alla pandemia di Covid-19. Nel 2014 è stato inviato speciale del Segretario generale delle Nazioni Unite sull’Ebola, e nel 2016 è stato scelto per guidare la risposta delle Nazioni Unite all’epidemia di colera a Haiti.

“Lockdown causano più danni che benefici”

Nabarro ha continuato sottolineando i danni collaterali che i lockdown stanno avendo in tutto il mondo, specialmente nei Paesi più poveri. “Basta guardare cosa è successo all’industria del turismo nei Caraibi, per esempio, o nel Pacifico. Guarda cosa è successo ai piccoli agricoltori di tutto il mondo. Sembra che la povertà raddoppierà nel mondo entro il prossimo anno, potremmo avere almeno il doppio di bambini malnutriti” ha detto.

Questa settimana più di 6.000 scienziati hanno firmato una petizione per chiedere la fine dei lockdown, citando i danni irreparabili che hanno causato.

“In qualità di epidemiologi di malattie infettive e scienziati della salute pubblica, nutriamo gravi preoccupazioni per gli impatti dannosi sulla salute fisica e mentale delle politiche anti Covid-19, e raccomandiamo un approccio chiamato protezione mirata. Le attuali politiche di blocco stanno producendo effetti devastanti sulla salute pubblica a breve e lungo termine e mantenerle in vigore fino a che non sarà disponibile un vaccino causerà danni sproporzionati ai meno privilegiati”.

La soluzione alternativa al lockdown

Il ricorso al lockdown divide gli esperti: se molti sostengono che chiusure, coprifuoco e divieto di spostamenti salvino vite, altri dicono che tenere le persone bloccate nelle loro case o imporre limiti alla socialità e agli spostamenti provochi effetti negativi, come un aumento di uso di droga, tentativi di suicidio, violenza domestica e altri reati.

La soluzione alternativa, per questa fetta di esperti, sarebbe usare un approccio più compassionevole, mirato alla protezione delle persone più vulnerabili. In poche parole, l’immunità di gregge. Un approccio che il capo dell’OMS Tedros Ghebreyesus ha definito immorale, scientificamente ed eticamente problematico. “Mai nella storia della salute pubblica l’immunità di gregge è stata utilizzata come strategia per rispondere a un’epidemia, per non parlare di una pandemia”, ha detto.

Il capo dell’OMS ha aggiunto che i test di sieroprevalenza, in cui il sangue viene testato per gli anticorpi, hanno suggerito che solo il 10% delle persone era stato esposto al coronavirus nella maggior parte dei Paesi. “Lasciare che il Covid-19 circoli in modo incontrollato significa consentire infezioni, sofferenze e morte non necessarie”, ha concluso Tedros.

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