Per poter accedere al pensionamento con la quota 41 è necessario che la disoccupazione sia involontaria.
La quota 41 precoci prevede l’accesso al pensionamento con 41 anni di contributi, invece dei 42 anni e 10 mesi richiesti agli uomini e 41 anni e 10 mesi richiesti alle donne dalla pensione di vecchiaia, ai lavoratori precoci che rientrano in precisi profili di tutela.
Rispondiamo ad un lettore di Money.it che ci scrive:
“Ho iniziato a lavorare nel febbraio 1983 all’età di 15 anni. Quindi febbraio 2022 saranno 39 anni di contributi e 54 di età. Se in quel periodo l’azienda dovesse proporre qualche forma d’interruzione consensuale del lavoro(come già fatto in passato) c’è possibilità sfruttando 2 anni di naspi di accedere alla pensione con 41 anni di contributi essendo ormai fuori dal mondo del lavoro? Grazie per l’attenzione. Spero in una risposta.”
Prepensionamento e disoccupazione
Tra i profili di tutela che ammettono i lavoratori precoci alla quota 41 c’è anche quello relativo ai disoccupati. La disoccupazione, però, deve essere involontaria ed il lavoratore, al momento dell’accesso alla pensione deve aver finito di percepire l’intera Naspi spettante da almeno 3 mesi.
La perdita del lavoro, quindi, deve essere a seguito di licenziamento, anche collettivo ma rientra nella possibilità di fruizione anche la risoluzione consensuale nell’ambito della procedura di cui all’articolo 7, legge 15 luglio 1966, n. 604.
Nel caso, quindi, che la sua azienda le dovesse proporre una risoluzione consensuale del rapporto di lavoro è bene sapere che solo quella sopra citata da diritto all’accesso alla pensione con 41 anni di contributi. In ogni caso le consiglierei, nel caso le venisse proposta la conclusione consensuale del suo contratto, di rivolgersi a qualcuno che possa assisterla e guidarla nella scelta migliore che non le precluda, poi, l’accesso alla pensione in oggetto.
Il rischio che potrebbe correre, infatti, è quello di trovarsi, poi, al termine della Naspi, senza il diritto alla pensione e con molte difficoltà a trovare un nuovo impiego.
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