All’ex coniuge divorziato la pensione di reversibilità spetta solo se rispetta determinati requisiti. Vediamo quali sono.
La pensione di reversibilità è una prestazione indiretta erogata ai familiari superstiti del pensionato venuto a mancare. Il primo beneficiario della misura è sempre il coniuge, anche se separato legalmente, mentre all’ex coniuge divorziato la prestazione spetta solo nel caso che non abbia contratto nuovo matrimonio e che sia beneficiario di assegno di mantenimento periodico.
In questo articolo andremo a rispondere agli interrogativi che ci hanno posto diversi lettori di Money.it sull’argomento per capire la spettanza del diritto, la suddivisione delle quote in caso di nuovo matrimonio e anche in caso di figli rimasti a carico dal precedente matrimonio.
Pensione reversibilità ex coniuge
- “Buon giorno io sono divorziata, volevo sapere nel momento in cui il mio ex marito venisse a mancare mi aspetta la reversibilità? Attualmente però non percepisco nessun assegno di mantenimento da lui. Grazie. Buona giornata ”.
La pensione di reversibilità all’ex coniuge spetta solo se è titolare di assegno di mantenimento. Visto che lei non percepisce l’assegno divorzile dal suo ex marito se dovesse venire a mancare non le spetterebbe neanche la pensione di reversibilità.
- “Il mio ex ha un altro divorzio alle spalle con assegno di mantenimento inferiore al mio ma stati spostati per 30 anni,mentre con me solo 10.In questo caso come si dividerebbero le quote?”
Se l’altra ex moglie non si è mai risposata dopo il divorzio, la pensione di reversibilità deve essere divisa in base alla durata del matrimonio. Ma in questo caso non è l’INPS a stabilire le quote spettanti ma deve essere un tribunale che si baserà, tra le altra cose, anche sull’assegno di mantenimento riconosciuto in sede di scioglimento del matrimonio.
- “Buongiorno. Sono sposata da 12 anni con un uomo divorziato. La sua ex moglie non percepisce assegno di mantenimento quindi, presumo, non abbia diritto alla pensione di reversibilità se lui dovesse venire a mancare. Ma da quel matrimonio sono nati anche 2 figli, entrambi ormai grandi e a loro volta sposati. Hanno diritto ad una quota della reversibilità del padre?”
La pensione di reversibilità spetta ai figli solo qualora al momento del decesso del genitore risultino a suo carico e si trovino nella condizione di essere studenti e con età fino a 26 anni. Solo ai figli disabili la prestazione viene riconosciuta indipendentemente dall’età e dallo status di studente. Nel caso che descrive, se i figli sono indipendenti economicamente e sono addirittura sposati, certamente non hanno diritto alla pensione di reversibilità del padre.
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