Pensione precoci dopo Naspi: si devono attendere 3 o 6 mesi?

Lorenzo Rubini

14 Febbraio 2022 - 19:39

Per poter accedere alla quota 41 come lavoratore precoce disoccupato è necessario attendere i 3 mesi dal termine della Naspi più i 3 mesi per la decorrenza del trattamento?

Pensione precoci dopo Naspi: si devono attendere 3 o 6 mesi?

I lavoratori precoci che rientrano in uno dei profili tutelati previsti dalla normativa possono accedere alla pensione anticipata in deroga con soli 41 anni di contributi e con un anticipo, quindi, di un anno e 10 mesi per gli uomini e di 10 mesi per le donne, rispetto alla pensione anticipata ordinaria.

Rispondiamo alla domanda di un lettore di Money.it che ci scrive:

“Buongiorno,
Leggo con molto interesse i sui articoli che, a differenza delle altre testate giornalistiche, rispondono alle domande dei lettori in maniera esaustiva e senza allarmismi.
Se mi permette, Le vorrei esternare il mio «quesito».
Non riesco ad interpretare il criterio relativamente alla presentazione della domanda di pensione per i lavoratori precoci, mi spiego meglio: il requisito si raggiunge alla conclusione della prestazione per la disoccupazione (naspi) oppure NASPI + 3 mesi? in sostanza, i 3 mesi fanno parte del requisito per formulare la domanda? inoltre, per questa tipologia di uscita esiste la finestra di tre mesi, come l’anticipata Formero? spero di no, viceversa diventerebbero 41 + 6 mesi.
Esempio pratico: Se concludo la NASPI il 21 Dicembre 2022 posso inoltrare la domanda entro il 31 Marzo 2023 oppure devo attendere ulteriori 3 mesi?
Grazie per la sua cortese attenzione e preziosa assistenza.”

Pensione quota 41 disoccupati

La normativa prevede che per accedere alla quota 41 è necessario attendere 3 mesi dal raggiungimento dei requisiti per la decorrenza del trattamento. Al contempo ai lavoratori disoccupati a seguito di licenziamento la misura richiede, come requisito, di aver terminato da almeno 3 mesi di fruire dell’intera Naspi spettante.

Appare lecito, quindi, chiedersi se i tempi di attesa per l’erogazione della pensione siano di 3 mesi dal termine della Naspi a cui sommare i 3 mesi per la decorrenza del trattamento.

In tal senso viene in aiuto il messaggio INPS 1551 del 16 aprile 2019, al punto 4 l’istituto specifica che la finestra di 3 mesi non decorre dal raggiungimento del requisito soggettivo (Naspi terminata da 3 mesi) ma dal raggiungimento del requisito contributivo. E proprio per questo motivo la finestra di 3 mesi può coincidere anche con i 3 mesi che il lavoratore deve attendere dal termine della Naspi.

Questo significa che per il lavoratore precoce disoccupato non è necessario attendere una doppia finestra, 3 mesi dal termine della Naspi più 3 mesi di finestra, ma che la finestra di 3 mesi può essere fatta decorrere dal raggiungimento dei 41 anni di contributi e proprio per questo motivo, fermo restando che il lavoratore non potrà accedere alla pensione prima del perfezionamento di tutti i requisiti, se al termine della Naspi sono stati perfezionati anche i 41 anni di contributi si dovranno attendere solo 3 mesi per la decorrenza della pensione.

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