Pensione con le regole Fornero: quanti contributi serviranno in futuro

Simone Micocci

18/07/2021

La Legge Fornero prevede che ogni due anni i requisiti per la pensione vengano adeguati alle aspettative di vita. Questo porterà a un aumento dei contributi oggi richiesti.

Pensione con le regole Fornero: quanti contributi serviranno in futuro

In futuro i contributi richiesti per l’accesso alla pensione potrebbero essere di più rispetto a oggi.

La Legge Fornero ha modificato, come noto, le regole per l’accesso alla pensione. L’attuale sistema è infatti il risultato delle modifiche attuate tra il 1996 e il 2011, quando venne affrontato il tema su come fare per rendere il sistema pensionistico maggiormente sostenibile.

Uno dei cambiamenti più importanti è quello che lega i requisiti per l’accesso alla pensione alle aspettative di vita dopo i 65 anni, con l’adeguamento che viene effettuato ogni due anni. Più queste aumentano, dunque, e per più tempo bisognerà restare a lavoro.

Nel dettaglio, nella maggior parte dei casi l’adeguamento con le speranze di vita riguarda l’età anagrafica. Ci sono delle situazioni, però, in cui anche i contributi richiesti per l’accesso alla pensione potrebbero essere di più rispetto a oggi.

Pensione con 20 anni di contributi: nessun cambiamento

Sono due le misure che richiedono 20 anni di contributi per l’accesso alla pensione. Si tratta della pensione di vecchiaia a 67 anni e della pensione anticipata riservata ai contributivi puri, il cui diritto si raggiunge a 64 anni di età e con un assegno d’importo pari o superiore a 2,8 volte l’assegno sociale.

Ebbene, anche queste sono soggette all’adeguamento periodico - ogni due anni - con le speranze di vita, ma solo per la parte dell’età anagrafica. In futuro non basterà più aver compiuto rispettivamente 67 o 64 anni per andare in pensione, in quanto l’età anagrafica verrà incrementata a seconda della crescita delle aspettative di vita dopo i 65 anni. Non sono attese variazioni, però, per gli anni di contributi richiesti, i quali restano stabili a 20 anni.

Pensione con 5 anni di contributi: nessun cambiamento

Lo stesso vale per la pensione di vecchiaia contributiva, per la quale sono richiesti solo 5 anni di contributi per andare in pensione, aspettando però il compimento dei 71 anni. Anche in questo caso non sono attese novità, visto che un eventuale modifica riguarderà il solo requisito contributivo.

Pensione anticipata: come variano gli anni di contributi

L’adeguamento con le aspettative di vita, invece, riguarda tutte quelle opzioni per il pensionamento che non guardano all’età anagrafica, prevedendo solamente un requisito contributivo per l’accesso alla pensione.

Vale, dunque, per la pensione anticipata, per la quale oggi è necessario soddisfare i seguenti requisiti:

  • 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini;
  • 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne.

Dal momento che non si guarda all’età anagrafica, è ovvio che l’adeguamento con le speranze di vita andrà a toccare i contributi. Più aumentano, dunque, le aspettative di vita dopo i 65 anni e più l’anzianità contributiva richiesta sarà maggiore.

Pensione anticipata precoce: come variano gli anni di contributi

Lo stesso vale per la pensione anticipata precoci, la cosiddetta Quota 41, per la quale non si guarda all’età ma solo ai contributi che in questo caso devono essere pari a 41 anni. Anche in questo caso ci sarà un adeguamento ogni due anni che potrebbe portare a un aumento dei contributi richiesti.

Aumento dei contributi richiesti per andare in pensione: cosa dobbiamo aspettarci?

Come prima cosa è importante precisare che per quanto riguarda la pensione anticipata e Quota 41 non è previsto alcun adeguamento con le speranze di vita prima del 1° gennaio 2027. Con il decreto 4/2019, poi convertito dalla legge 26/2019, l’adeguamento per queste due misure è stato bloccato fino al 31 dicembre 2026.

Poi ripartirà, ma bisognerà comunque tener conto del calo delle aspettative di vita che c’è stato causa Covid. Un evento straordinario che ha rallentato il processo che porterà all’incremento dei requisiti per la pensione in futuro.

Una volta che la pandemia sarà sotto controllo, però, le aspettative di vita torneranno a crescere. Come? Le previsioni degli esperti sono diverse. Nel dettaglio, se il trend sarà molto lento è probabile che i contributi oggi richiesti per l’accesso alla pensione anticipata rimarranno invariati fino al 2030. Diversamente, quindi in caso di crescita più sostenuta, i contributi dovrebbero aumentare di 3 mesi dal 1° gennaio 2017 e poi dal 1° gennaio 2019 di altri 3 mesi.

Di conseguenza, per la pensione anticipata potrebbero essere necessari:

  • dal 1°gennaio 2027: 43 anni 1 mese per gli uomini, 42 anni e 1 mese per le donne, 41 anni e 3 mesi per i precoci;
  • dal 1° gennaio 2029: 43 anni e 4 mesi per gli uomini, 42 anni e 4 mesi per le donne, 41 anni e 6 mesi per i precoci.

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