Pensioni, aumenta l’età dal 2023: i nuovi requisiti e gli esclusi

Carmine Orlando

09/06/2020

Dal 1° gennaio 2023 aumenta l’età pensionabile in linea con l’aspettativa di vita Istat: ecco come. Tuttavia, ci sono tipologie di pensioni escluse dall’aumento previsto dalla Legge Fornero.

Pensioni, aumenta l’età dal 2023: i nuovi requisiti e gli esclusi

Con la Legge Fornero introdotta dal governo Monti nel dicembre 2011, il sistema delle pensioni ha subito un grande cambiamento. La serie di norme ha stabilito tra l’altro un aumento progressivo dell’età per poter godere della pensione di vecchiaia.

Ogni due anni l’età pensionabile aumenta di tre mesi in relazione all’aumento dell’aspettativa di vita Istat. Il principio vale per i lavoratori autonomi come per i dipendenti, per quelli pubblici o privati.

Attualmente si ottiene il diritto alla pensione di vecchiaia a 67 anni che diventano 66 anni e sei mesi per i soggetti che hanno svolto lavori usuranti. L’aumento dell’età pensionabile è stata bloccata dall’INPS per il bienno 2021/2022, in quanto l’aumento della speranza di vita è stato molto basso o comunque non rilevante per intervenire anche sull’età pensionabile.

Dal 1° gennaio 2023 però, le cose potrebbero cambiare in caso di aumento sostanziale dell’aspettativa di vita. Se ciò si verificasse, scatterebbe l’incremento di tre mesi e si andrebbe a ottenere la pensione di vecchiaia a 67 anni e tre mesi.

Le pensioni non soggette all’aumento

Tuttavia, restano escluse almeno fino al 2026 la pensione anticipata ordinaria e la pensione precoce Quota 41.

Nel caso di pensione anticipata, si acquisisce il diritto di andare in pensione con 42 anni e dieci mesi di contributi per gli uomini, 41 anni e dieci mesi di contributi per le donne. A Quota 41 possono accedere i lavoratori precoci senza vincoli d’età che abbiano versato 41 anni di contributi e che siano in possesso degli altri requisiti necessari.

Requisti per andare in pensione dal 2023

Dal 1° gennaio 2023 dovrebbe poter accedere alla pensione di vecchiaia chi ha 67 anni e 3 mesi di età, con un versamento di 20 anni di contributi. Alla pensione di vecchiaia contributiva accede chi ha compiuto 71 anni e tre mesi d’età con almeno 5 anni di contributi versati. Alla pensione anticipata contributiva ha diritto chi ha compiuto 64 anni e tre mesi di età, con un versamento di 20 anni di contributi.

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