Perché non dovresti comprare casa in città

Flavia Provenzani

7 Dicembre 2017 - 14:06

La “deurbanizzazione” in arrivo a causa del processo tecnologico farà crollare i prezzi degli immobili: ecco perché non dovresti comprare casa in città.

Le città sono nate per favorire l’accesso alle infrastrutture, al lavoro e all’educazione.
L’aggregazione sociale utile allo sviluppo dell’industria e del progresso ha permesso che il prezzo delle case in città fosse di svariate volte superiore rispetto alle abitazioni in periferia, in campagna o semplicemente isolate.

Tuttavia, molti esperti ritengono che assisteremo presto ad una deurbanizzazione: uomini e donne preferiranno trasferirsi ed andare a vivere in campagna e in abitazioni isolate in risposta allo sviluppo economico-tecnologico attuale, che sta facendo sì che uomini e donne non abbiano più bisogno di vivere vicini.

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I prezzi delle case in città crollerebbero a poco a poco, rendendo non più conveniente l’acquisto - né tantomeno l’apertura di un mutuo - per acquistare un immobile “urbano” dove vivere.

Gli agglomerati urbani tenderanno a sparire per vari motivi:

  1. la produzioni fisica degli oggetti sarà effettuata in automatico dai robot,
  2. le attività industriali verranno gestite con controlli a distanza,
  3. l’acquisto dei beni avverrà sempre di più su internet,
  4. pannelli solari e turbine eoliche permetteranno di autoprodurre energia,
  5. lavoro e istruzione si sposteranno sempre di più su piattaforme online.

Tra l’altro, in città il costo delle abitazioni è molto più alto, la qualità e la temperatura dell’aria sono peggiori e i livelli di stress sono spesso insopportabili.

Nessuno ci vivrebbe se non ne avesse davvero bisogno. Fino ad ora ci siamo radunati nelle città perché offrivano molte opportunità, ma presto queste stesse opportunità potrebbero spostarsi altrove.

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