Un lavoratore che fruisce dei permessi legge 104 per un familiare, può cumularli con quelli che gli spetterebbero assistendone un altro?
La legge 104 prevede che si possano richiedere 3 giorni di permesso mensile per assistere un familiare con handicap grave ma non vieta che i giorni di permesso possano essere cumulati nel caso che i disabili da assistere siano due, anche se in questo caso pone un limite sui familiari per cui la cumulabilità è consentita.
Rispondiamo ad una lettrice di Money.it che ci scrive:
“Buongiorno ho mia madre ultraottantenne con la relativa 104 io la assisto . Posso assistere anche mia sorella con la relativa 104 però ha un’altra residenza sempre nello stesso comune? Grazie”.
Raddoppio permessi 104
Premettiamo fin da subito che a differenza di quanto richiesto dal congedo straordinario retribuito di 24 mesi, per il quale serve avere la residenza con il disabile, per i permessi legge 104 non è necessario che la residenza sia la stessa.
E’ possibile avere un raddoppio dei permessi legge 104 di cui si fruisce se i disabili cui si presta assistenza sono due ma solo se l’assistenza in questione da parte del lavoratore dipendente è indispensabile. Questo, quindi, significa che non devono esserci altre persone che possono fornire al secondo disabile l’assistenza necessaria, in caso contrario il cumulo non è consentito.
Come abbiamo detto il cumulo dei permessi è consentito solo per determinati familiari disabili e, nello specifico per:
- coniuge, partner unione civile o convivente
- un familiare o affine entro il 1 grado.
E’ consentito, poi, cumulare i permessi anche di familiari e affini entro il secondo grado solo se gli eventuali genitori ed il coniuge/partner del parente entro il terzo grado abbiano compiuto i 65 anni, sono deceduti o sono affetti da patologie invalidanti.
Nel caso specifico, quindi, può fruire della cumulabilità dei permessi legge 104 solo nel caso che sua sorella abbia un marito con età superiore ai 65 anni (o che sia vedova o che il marito sia invalido a sua volta) e nel caso che suo padre, che potrebbe a sua volta assisterla, abbia compiuto i 65 anni o sia invalido.
Inoltre è necessario che non esista altro familiare che possa prestarle assistenza, poichè se esiste qualcun altro che possa prendersi cura di sua sorella non le sarà possibile cumulare i giorni di permesso con quelli che già fruisce per l’assistenza di sua madre.
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