Il principe Andrea si è ritirato a vita privata dopo gli imbarazzi per la casa reale a seguito di una sua intervista alla BBC: alla base c’è il coinvolgimento nello scandalo Epstein, il miliardario americano accusato di abusi sessuali su minori e sfruttamento della prostituzione che di recente si è suicidato in carcere.
Il principe Andrea ha deciso di ritirarsi a vita privata e stare lontano per un po’ dai riflettori dei media, con sua madre la Regina Elisabetta che ha acconsentito alla decisione con voci che parlano di una grande irritazione da parte di Buckingham Palace.
Il tutto nasce dal coinvolgimento del duca di York nella vicenda riguardante Jeffrey Epstein, il miliardario accusato di abusi sessuali su minori e sfruttamento della prostituzione che di recente si è suicidato in carcere, anche se ancora sono tutti di chiarire i contorni della sua morte più che sospetta.
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Ad accusare il principe Andrea è Virginia Roberts, che in Tribunale ha affermato di essere stata costretta ad avere rapporti sessuali con il reale inglese in più occasioni quando era ancora minorenne.
Viste le accuse, il terzogenito di sua Maestà ha deciso di rilasciare un’intervista alla BBC dove ha affermato di non aver mai incontrato la donna, ma c’è una foto che ritrae i due insieme a smentire questa versione.
Una sorta di autogol che ha infiammato le polemiche: il principe così ha preferito ritirarsi a vita privata, ma questo non gli eviterà comunque di dover rispondere agli inquirenti americani in merito al suo coinvolgimento nello scandalo Epstein.
Il principe Andrea e il caso Epstein
Quando lo scorso 10 agosto è stata diffusa la notizia del suicidio in carcere di Jeffrey Epstein, subito in molti hanno pensato che con la sua morte il miliardario si è portato con sé tanti segreti riguardanti anche personaggi molto importanti a livello mondiale.
Secondo il procuratore generale William Barr il decesso sarebbe avvenuto per apparente suicidio, visto che le dinamiche della morte del finanziere sono ancora tutte da chiarire con l’autopsia che farebbe più pensare a uno strangolamento che a una morte per impiccagione.
Jeffrey Epstein ha fatto la fortuna come consulente finanziario, ma il suo nome è salito alle cronache per una serie di accuse per abusi sessuali verso ragazze minorenni e sfruttamento della prostituzione.
Grazie a un controverso accordo siglato con l’allora procuratore della Florida Alexander Acosta, ex ministro del Lavoro del governo Trump dimessosi dopo lo scoppio del nuovo scandalo, nel 2008 l’uomo se la cavò così con una condanna a 18 mesi di carcere e l’iscrizione al registro dei molestatori seriali, in cambio di una immunità riguardante anche qualsiasi altro potenziale complice.
Grazie a questo accordo, negoziato a insaputa delle vittime, è calato così il sipario per i fatti avvenuti nella casa di Miami di Epstein anche a riguardo di possibili partecipanti alle frequenti feste a sfondo sessuale con ragazze minorenni tenute dal miliardario.
Tra le amicizie che il finanziere poteva contare ci sono nomi altisonanti come quello dell’ex presidente americano Bill Clinton, l’attuale inquilino della Casa Bianca Donald Trump, l’attore Kevin Spacey e anche il principe Andrea, spesso etichettato come autentico playboy.
Quando Epstein è stato nuovamente arrestato lo scorso luglio sempre con gli stessi capi di accusa, questa volta l’accordo siglato in Florida non era però valido visto che le nuove indagini si riferivano a episodi avvenuti nel suo lussuoso appartamento di New York.
A tirare in ballo il principe Andrea in questo scandalo è principalmente Virginia Roberts, che nel 2015 in Tribunale ha affermato di essere stata costretta ad avere più volte dei rapporti sessuali tra il 1999 e il 2002 con il reale inglese quando era ancora minorenne.
Una foto che ritrae il duca di York insieme a una allora giovanissima Virginia Roberts di fatto smentisce la versione del principe, che alla BBC ha affermato invece di non aver mai incontrato la donna.
Una vicenda che ha suscitato grande imbarazzo a Buckingham Palace, con il Principe Andrea che adesso anche se ritirato a vita privata dovrà sempre rendere conto all’FBI sotto giuramento di questa vicenda.
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