Proroga graduatorie dei concorsi pubblici: i dettagli della proposta

Isabella Policarpio

13 Dicembre 2018 - 10:05

Il sottosegretario alla Funzione pubblica vuole prorogare di un anno le graduatorie approvate nel 2014. Aumentano le possibilità di assunzione per i 140 mila idonei e vincitori dei concorsi pubblici.

Proroga graduatorie dei concorsi pubblici: i dettagli della proposta

Il sottosegretario alla Funzione pubblica, Mattia Fantinati, ha intenzione di prorogare la validità delle graduatorie approvate per i concorsi pubblici avvenuti a partire dal 2014, che altrimenti andrebbero a scadere a fine anno. La proposta è molto vantaggiosa per i 140 mila idonei vincitori presenti nelle graduatorie approvate, che avrebbero più possibilità di ottenere il posto fisso.

La proroga della graduatoria si inserisce nel più grande disegno del Ddl concretezza e mira favorire il turnover nelle Pubbliche Amministrazioni, con l’assunzione di personale giovane e con un’alta formazione.

La proposta del Sottosegretario ha già suscitato delle indiscrezioni: infatti i comitati dei concorsisti chiedono di mantenere in vita tutte le graduatorie, a partire dal 2003. Tuttavia, secondo Fantinati, ciò andrebbe a discapito dell’efficienza della Pubblica Amministrazione che, invece, ha bisogno di assumere personale con una formazione al passo con i tempi.

Buone notizie per 140 mila vincitori

Le graduatorie per i concorsi pubblici a partire dal 2014 potrebbero essere prorogate di un anno, favorendo l’assunzione degli idonei vincitori che, altrimenti, vedrebbero svanire il sogno del posto fisso, poiché la legge attuale ne prevede la scadenza il 31 dicembre 2018.

La notizia è stata accolta con entusiasmo dai 140 mila idonei vincitori che compaiono nelle graduatorie, ai quali verrebbe concesso un altro anno per sperare di essere assunti a tempo pieno nelle Amministrazioni pubbliche.

La proposta si inserisce nel più vasto progetto di “svecchiare” la Pubblica Amministrazione e favorire il turnover - bloccato ormai da anni - previsto dal Ddl concretezza della Ministra Bongiorno. La proroga delle graduatorie potrebbe essere inserita in un emendamento del Governo nella Manovra, durante l’esame al Senato, oppure in un altro provvedimento in vigore entro la fine del 2018.

Il Sottosegretario alla Funzione Pubblica ha dichiarato che la ratio della proroga è reperire nel modo più veloce possibile il personale necessario a rendere la P.A. efficiente, attraverso lo scorrimento delle graduatorie esistenti. Fantinati ha infatti dichiarato di voler assumere

“I dipendenti che hanno fatto il concorso di recente e che quindi possono mettere immediatamente a beneficio della Pubblica Amministrazione il proprio patrimonio di competenze”.

Cosa ne pensano i comitati dei concorsisti?

Se per molti si tratta di una buona notizia, altri sostengono che sia una proposta discriminatoria. Infatti i comitati dei concorsisti (principalmente il Comitato nazionale XXVII ottobre ed il Movimento nazionale vincitori idonei) sostengono che sia ingiusto prorogare le graduatorie solo per i concorsi pubblici avvenuti dal 2014 in poi, e non anche per quelli precedenti.

Il Sottosegretario risponde alle critiche dicendo che la proroga delle graduatorie più recenti risponde alla necessità di dotare la P.A. di personale giovane e con competenze che siano al passo con i tempi. Per Fantinati questa è l’unica strategia vincente per sbloccare l’immobilismo delle Amministrazioni pubbliche e mettere in atto il piano voluto dal Ddl concretezza della Bongiorno: più efficienza, più competenza e meno sprechi.

Tuttavia, le spiegazioni di Fantinati non hanno fermato le proteste dei comitati dei concorsisti, i quali rivendicano il diritto all’assunzione affermato dalla Suprema Corte. Precisamente, la Corte di Cassazione, con la sentenza n. 29916 del 2017, ha sancito il diritto all’assunzione di tutti gli idonei vincitori nelle graduatorie ancora valide, diversamente da quanto previsto per gli idonei non vincitori.

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