Quando matura il diritto al pensionamento, anche anticipato, chi percepisce assegno ordinario di invalidità?
L’assegno ordinario di invalidità si trasforma al compimento dei 67 anni in pensione di vecchiaia. Ma non permette, però, l’accesso alla pensione anticipata. Questo significa che per chi è titolare di assegno ordinario l’unica possibilità di pensionamento è rappresentata dalla pensione di vecchiaia?
Scopriamolo rispondendo ad un lettore di Money.it che ci chiede:
“Buona sera, a proposito di pensione, io sono confuso non ci capisco più niente vorrei chiedervi: Ho 62 anni di età, a fine 2021 raggiungo 41 anni di contribuzione compresi un anno prima del 19°anno.Sono un lavoratore dipendente in questi 41 anni venti anni sono come Artigiano, percepisco una IAO come lavoratore dipendente da giugno 2018 attualmente rinnovata a scadenza 2021: Quando posso andare in pensione? Grazie.”.
Pensione anticipata con AOI
Come accennavamo in apertura di articolo beneficiare dell’assegno ordinario di invalidità non permette di accedere al pensionamento anticipato, ma questo non significa necessariamente dover attendere il compimento dei 67 anni per poter andare in pensione.
Nel suo caso, avendo maturato il diritto di accesso all’anticipo pensionistico con quota 100 le strade percorribili per il pensionamento sono essenzialmente due.
Se la validità triennale del suo AOI è fino al 2021, potrebbe decidere di non rinnovare l’assegno alla sua scadenza per poter presentare domanda di pensionamento anticipato con quota 100. Se la sua percentuale di invalidità, poi, è pari o superiore al 74% avrebbe diritto di accesso anche con la quota 41, essendo un lavoratore precoce. In alternativa, invece, potrebbe attendere, comunque, il compimento dei 67 anni per accedere alla pensione di vecchiaia.
Se, invece, la validità del suo assegno riconosciuto nel 2018 è stata rinnovata nel 2021 per un altro triennio, dovrà attendere il 2024 per la nuova scadenza della misura per poter presentare domanda di pensione anticipata e, in questo caso, potrà farlo sia con quota 100 (cristallizzata nel 2021) che con la quota 41 o con l’anticipata ordinaria i cui requisiti di accesso dovrebbe raggiungerli nel 2023.
Se ha rinnovato, infatti, il suo assegno per un nuovo triennio non potrà in alcun modo prima della scadenza accedere ad una forma di anticipo pensionistico poiché l’AOI non lo permette e perché il titolare non può rinunciare al beneficio riconosciuto prima della sua scadenza.
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