I concerti possono ripartire rispettando le medesime regole previste per stadi e manifestazioni sportive. Quando e come si potrà tornare ad assistere agli spettacoli nei palazzetti e nelle arene?
Grazie al pressing del ministro della Cultura Dario Franceschini e le proteste dei lavoratori dello spettacolo, è stata fissata una data di ripartenza per i concerti. Il Governo ha già annunciato il calendario delle nuove riaperture dal 26 aprile, che dovranno essere ufficializzate nel decreto in arrivo questa settimana.
“Nel caso in cui si dovessero autorizzare eventi sportivi con pubblico, le stesse regole dovrebbero riguardare i concerti e gli spettacoli negli stadi o in spazi analoghi”, diceva il ministro in relazione alle proteste dei lavoratori del settore.
Finalmente c’è una data: a partire dal mese di maggio potremmo tornare a partecipare ai concerti alla luce delle regole stilate dal Comitato tecnico scientifico. Quando ripartono i concerti e come si svolgeranno?
Concerti, quando si riparte?
Il settore della musica e dello spettacolo, ma anche dei concerti, è uno di quelli più colpiti dalla pandemia di Covid-19, il cui stop si protrae ormai da più di un anno. Finalmente, il Governo ha fissato una data di ripresa dei concerti, prevedendo le medesime regole fissate per la ripartenza delle competizioni sportive e degli accessi negli stadi.
Anche per i concerti la data di partenza potrebbe essere il 1° maggio, festa del Lavoratori. Come da protocolli, sarà concessa la ripresa del settore musicale e verranno accolti un numero di spettatori non inferiore a quelli previsti per gli eventi sportivi svolti nei medesimi luoghi (stadi o palazzetti).
Il ministro Franceschini si è posto come obiettivo raddoppiare i limiti ad oggi consentiti, ovvero l’occupazione dei posti al 25% della capienza e con un massimo di 200 spettatori nei locali al chiuso e 500 all’aperto.
In ogni caso, le regole dettagliate per riprendere i concerti verranno messe a punto nei prossimi giorni. Si pensa di mantenere l’obbligo di distanziamento tra gli spettatori, l’utilizzo delle mascherine, introdurre i controlli della temperatura all’ingresso ed eventuali altre disposizioni contenitive.
Quali concerti sono previsti per il 2021?
Una data per la ripartenza è stata annunciata, ma concretamente quali concerti sono previsti per il 2021?
Vasco Rossi ha già annunciato le nuove date del tour che è rinviato al 2022, così come Tiziano Ferro ha cancellato il suo tour previsto dal 6 giugno al 18 luglio 2021 (probabilmente rinviato all’estate 2023) e anche Ultimo ha spostato le sue date negli stadi al 2022. Come loro anche molti altri cantanti hanno deciso di rinviare i concerti a una data successiva.
A ripartire, invece, sono gli eventi previsti all’Arena di Verona: Friends&Partners e Vivo Concerti hanno confermato la presenza di Emma il 6/7/8 giugno, Francesco Gabbani il 4/5 luglio, Benji & Fede e lo spettacolo di Enrico Brignano, le cui date devono ancora essere comunicate.
Anche l’agenzia indipendente OTR Live ha lanciato la proposta di organizzare eventi a capienza Covid: è il caso del live al Teatro Antico di Taormina di Colapesce Dimartino, previsto il 28 agosto (già sold out), e il concerto all’Arena di Verona di Carl Brave fissato al 23 agosto.
Nelle prossime settimane potrebbero essere fissate altre date di concerti e cantanti che vogliono ripartire, nella speranza di tornare presto a cantare negli stadi e nei palazzetti.
Come ripartono i concerti: gli esempi di Spagna e Olanda
Se in Italia la stagione vede una data di ripresa non troppo lontana, altri Paesi europei hanno già sperimentato degli eventi per ripartire in sicurezza.
In Spagna una folla di 5.000 persone ha partecipato allo show dei Love of Lesbian a Barcellona, mentre in Olanda sono stati programmati una serie di eventi con massimo di 1.500 spettatori. Entrambi i Paesi hanno previsto tamponi di massa prima dell’accesso, con possibilità di partecipare all’evento solo con tampone negativo, e obbligo di mascherina.
Il prossimo 2 maggio, infine, in Gran Bretagna è previsto lo svolgimento di un concerto della band Blossoms a Sefton Park, che si configura come un evento-pilota per uscire dalla pandemia. Sono attese nella città di Liverpool almeno 5 mila persone senza mascherine né distanziamento, ma con l’obbligo di effettuare un tampone all’ingresso con risultato in 30 minuti.
Il Dipartimento per il digitale, la cultura, i media e lo sport ha precisato che gli spettatori verranno sottoposti anche a un successivo test, al termine del concerto, e dovranno fornire alcune informazioni personali ai fini del tracciamento in caso di esiti positivi. Il segretario alla Sanità Matt Hancock ha affermato che i risultati del concerto “ci aiuteranno a garantire che i grandi eventi futuri possano svolgersi in sicurezza”.
Concerti: le proposte del ministro Franceschini
Sulla scia degli esempi europei, il ministro Franceschini ha presentato il piano per la ripartenza dei concerti e degli spettacoli dal vivo.
Il Cts ha innalzato gli attuali limiti sull’occupazione dei locali e sul numero di spettatori: si tratta ora di occupare il 50% di capienza massima e di arrivare a 500 persone che possono seguire uno spettacolo al chiuso e a 1.000 per i luoghi all’aperto.
Nel documento presentato al Cts si propone anche la sperimentazione, su modello Barcellona, di eventi con 5.000 persone, tutte sottoposte a tampone preventivo e con l’obbligo di indossare la mascherina ffp2.
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