L’Italia mette da parte i fondi per l’acquisto di nuove dosi di vaccino. A gennaio potrebbe infatti essere reso noto il calendario per la terza dose e per la vaccinazione dei più piccoli.
Il testo del Disegno di Legge di Bilancio 2022 è stato approvato. Nella manovra sono stati stanziati i fondi per l’acquisto delle dosi di vaccino contro il coronavirus.
L’investimento per l’acquisto dei vaccini, a quanto si legge, ammonta a 1,85 miliardi di euro. Per alcuni commentatori questo è il segnale per l’avvio del calendario per il richiamo della terza dose a tutta la popolazione.
Pierpaolo Sileri aveva già anticipato un calendario delle prossime mosse del Governo contro il Covid-19 e tra queste è emersa la probabilità di una campagna di vaccinazione per la terza dose già a partire da gennaio 2022.
Dosi di vaccino: i fondi della Legge di Bilancio 2022 sono per le terze dosi?
Nella manovra varata giovedì 28 ottobre ci sono fondi per l’acquisto di dosi di vaccino contro il Covid-19. I fondi destinati non sono pochi, anzi. È evidente però che nel nuovo anno non ci saranno da vaccinare con due dosi tutta la popolazione; ormai in Italia infatti sono state somministrate 46.612.467 dosi, che hanno coperto l’86,30% della popolazione over 12 con almeno una dose.
Lo stanziamento di 1,85 miliardi di euro è comunque un segnale, secondo alcuni commentatori, che il Governo stia pensando alla somministrazione della terza dose per tutta la popolazione e forse di una quarta dose. Alcuni invece pensano sia un modo per accumulare delle scorse per “qualsiasi evenienza”.
Quante dosi saranno acquistate?
Nei fatti, quante dose di vaccino saranno acquistate con i soldi previsti dalla Legge di Bilancio 2022? Facendo due conti, e visti gli aumenti dei costi da parte delle case farmaceutiche che li producono, l’Italia potrà acquistare circa 90-100 milioni di dosi di vaccino contro il Covid-19.
Con questa cifra, probabilmente sotto la spinta del Comitato tecnico scientifico, l’Italia si è aggiudicata la possibilità di avere una copertura totale, non solo di una terza dose, ma anche di una probabile quarta. Non manca neanche la possibilità dell’acquisto di più dosi per la doppia vaccinazione della fascia dei più piccoli.
Dosi per vaccino: ci sono i segnali per un richiamo a tutti
Al momento il richiamo (o booster) non è previsto per tutti, per questo si parla ancora di terza dose. La terza dose è una dose aggiuntiva che serve alle categorie più fragili (anziani o persone con determinata patologie o stato clinico) per garantire un livello di protezione simile al resto della popolazione.
Anche il personale sanitario è richiamato alla somministrazione di una terza dose, questo perché dopo 6 mesi dalla prima dose il vaccino si è dimostrato essere meno efficace contro il virus. Un investimento simile per l’acquisto dei vaccini, pari a 1,85 miliardi di euro, può voler dire che il Governo abbia messo in calendario la somministrazione della “terza dose” (intensa in questo caso come richiamo) per tutta la popolazione over 12.
Dosi per vaccino: via libera per le vaccinazioni dei più piccoli?
In questi giorni la Food and drug administration statunitense ha iniziato a raccomandare l’allargamento della platea a tutte le persone, compresi gli under 12. Si inizia così a pensare alla vaccinazione della fascia 5-11 anni, almeno all’inizio, per poi allargarla a tutti i possibili vaccinabili.
Dopo la FDA potrebbe arrivare anche in Europa il via libera alle vaccinazioni per i più piccoli e a seguire anche in Italia. Alcuni commentatori infatti fanno notare che è atteso da tempo, e che non manca molto, al “via libera” per le vaccinazione delle fasce d’età più giovani. Proprio per questo parte dei fondi stanziati per l’acquisto delle dosi di vaccino (1,85 miliardi) potrebbero essere destinati agli under 12.
© RIPRODUZIONE RISERVATA