Quanti sono i vaccinati che il Governo conta di raggiungere per poter parlare di “soglia di sicurezza”? Ecco la risposta alla domanda del giorno.
Mentre il Governo introduce nuovi obblighi per il green pass, la maggior parte degli italiani si chiede qual è il traguardo, lato vaccini, che bisogna raggiungere per poter parlare di soglia di sicurezza.
Il Consiglio dei Ministri tenutosi nella giornata di giovedì 17 settembre ha introdotto all’unanimità un nuovo decreto recante misure urgenti per assicurare lo svolgimento in sicurezza delle attività lavorative pubbliche e private. L’estensione del green pass per i luoghi di lavoro è stata pensata in un’ottica di incentivazione alla vaccinazione per la comunità italiana, dato che non vige ancora nessuna obbligatorietà vaccinale diretta.
Mentre l’Italia vara nuove misure per contenere il virus, altri paesi come la Gran Bretagna e la Danimarca stanno abolendo le misure restrittive introdotte per fronteggiare l’emergenza da Covid-19.
Lo scorso 12 settembre, in un’intervista alla Bbc, il ministro della salute inglese ha annunciato che il green pass non sarà obbligatorio in Inghilterra. Il governo ha motivato la decisione in base al risultato raggiunto dalla campagna vaccinale: l’81% degli inglesi sopra i 16 anni ha ricevuto due dosi, mentre il 90% ne ha già ricevuta una. In Danimarca abbiamo numero simili: l’80% delle persone sopra i 12 anni ha già ricevuto due dosi di vaccino. Anche la Svezia ha annunciato che abolirà gran parte delle restrizioni contro il Covid-19 entro fine settembre.
A che punto è l’Italia con la campagna vaccinale
Secondo il report pubblicato sul sito internet del governo aggiornato al 17 settembre, il totale delle somministrazioni di dosi di vaccino, tra prima e seconda, è di circa 82 milioni. Le persone che hanno completato l’intero ciclo vaccinale sono invece 40 milioni, ossia il 75% delle persone con età superiore ai 12 anni.
La quota di persone che ha ricevuto almeno una sola dose di vaccino si attesta intorno all’87,4% dei maggiori di 12 anni.
La campagna di vaccinazione sembra quindi produrre i risultati sperati, nonostante ciò, le misure restrittive come l’introduzione del super green pass continuano. Ciò significa che l’immunità sociale per riprendere in sicurezza le attività fondamentali non è ancora stata raggiunta.
Quante sono le persone vaccinate negli altri paesi europei
Considerando le persone di tutte le fasce d’età che hanno completato il ciclo vaccinale l’Italia si trova al settimo posto con il 65% d’individui vaccinati.
In prima posizione spicca il Portogallo con quota 81,82%, seconda e terza abbiamo Malta e Spagna, rispettivamente 81 e 76%. La Danimarca finisce in quarta posizione con il 74%, seguono Irlanda e Belgio a quota 71%. Dopo l’Italia possiamo ritrovare il Regno Unito con un 65%, Francia 64% e Germania 62%. Nonostante la posizione, l’Italia sembra non aver raggiungo l’immunità sociale tanto auspicata.
Quanti vaccini mancano per un ritorno alla normalità in Italia
La parola sulla quota di vaccinati da garantire per la ripartenza passa come di consueto agli addetti ai lavori.
Nella sera del 16 settembre, infatti, il consigliere del Ministro Speranza Walter Ricciardi, membro attuale del comitato scientifico dell’Istituto di sanità francese, Santé publique France, ha affermato che il green pass dovrà essere utilizzato “fino alla prossima primavera”.
L’esperto spiega a Metropolis:
È la pandemia dei non vaccinati, separiamo i dati dei no-vax nel bollettino quotidiano. Chiaro monito verso chi non ha intenzione di vaccinarsi.
Sempre Ricciardi, in un’altra intervista riportata su Repubblica il 12 settembre afferma che “con il 90% dei vaccinati e il green pass sui luoghi di lavoro saremo in sicurezza”. Per il consigliere del Ministro Speranza, quindi, due gli obiettivi fondamentali per riprendere in sicurezza e raggiungere la cosiddetta immunità sociale:
- il primo sarebbe il green pass, misura che, come abbiamo già detto, è stata introdotta nel Cdm del 16 settembre;
- il secondo, raggiungere una copertura vaccinale del 90% della popolazione italiana per arrivare in sicurezza in inverno.
Anche il direttore dell’ospedale Sacco di Milano, Massimo Galli, in un’intervista rilasciata ad HuffPost parla della quota 90%, ma in maniera più cauta rispetto al collega Ricciardi ha continuato affermando che “se il 90% arriverà a garantirci la sicurezza lo diranno i fatti”.
Dalle interviste dei due dei più massimi esperti, e dai dati in nostro possesso, possiamo dedurre che per iniziare a vedere qualche cambiamento e, quindi, qualche abolizione delle restrizioni in vigore dobbiamo arrivare almeno a 55 milioni di vaccinati in Italia. Ne mancano all’appello, quindi, circa 10 milioni di italiani, in quanto ce ne sono circa 4 mila che hanno comunque già effettuato la prima somministrazione.
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