Università: alla fine di un corso si deve affrontare un esame scritto, orale o un mix dei due. Ma quanto dura un esame? Ecco quello che c’è da sapere.
Tra le tante domande che una matricola universitaria si pone, quella sugli esami è, quasi per tutti, nei primi 5 posti delle più frequenti. Quanto dura un esame? Ci sono esami scritti e esami orali? E molte altre sono le domande più comuni.
Una volta scelta l’Università e il corso da frequentare, ci si concentra sul come superare un esame di una materia difficile, oppure sul metodo per studiare e ottenere buone valutazioni che serviranno per uscire con una media alta e la lode.
Ognuno ha il proprio metodo di studio e per alcuni conoscere durata, modalità e tipologia dell’esame possono aiutare a organizzare meglio il lavoro. Non è un ragionamento del tutto sbagliato, anche se la durata di un esame scritto e orale può variare di molto a seconda del professore e della materia. Solitamente si può distinguere uno studio più approfondito per date e definizioni per lo scritto e uno più discorsivo per l’orale. Scopriamo quali sono le regole e la media della durata di esami scritti e orali.
Quanto dura un esame universitario: una media per lo scritto e l’orale
Partiamo dal rispondere alla domanda sulla durata. Non si può stabilire una durata generale per ogni esame, che sia scritto od orale. La durata di un esame varia, anche di molto, per diversi motivi. Proviamo a elencarne qualcuno dei più comuni.
Qual è la durata di un esame universitario scritto
Motivi della varietà di durata di un esame universitario scritto:
- materia più o meno complicata;
- modalità di somministrazione domande (crocette, completamento o aperte);
- numero di domande e punteggio di ognuna;
- disponibilità del docente.
Come si può capire da questo primo elenco, i motivi per il quale il tempo può variare sono tanti e diversificati. Alcuni sono più oggettivi e fanno riferimento alla materia e alle tipologie di domande, altri sono invece più personali e sono a discapito del docente. Inoltre può capitare che un esame scritto sia una parte dell’esame completo (si può dire “esonero”) e quindi può durare di meno di un esame completo scritto.
Possiamo quindi spingerci a dare una durata media di un esame scritto (non esonero) con l’esperienza dalla nostra parte. Un esame lungo può durare anche 3 ore, mentre uno breve appena 20 minuti, una domanda aperta e via. Per questo una media potrebbe essere quella di un’ora, un’ora e mezza.
Qual è la durata di un esame universitario orale
Vediamo ora la controparte orale dell’esame universitario.
Motivi della varietà di durata di un esame universitario orale:
- difficoltà materia;
- numero di domande;
- sicurezza nell’esposizione;
- risposte corrette superiori a quelle errate;
- volontà del docente di far recuperare gli errori allo studente.
Come si capisce da questo elenco, la modalità orale vive un iter molto diverso e che spesso si basa sul rapporto domanda-risposta che si instaura con il docente. Può capitare infatti che bastino appena due o tre domande per capire se uno studente ha o meno i requisiti per superare l’esame; così come il contrario. Ci sono docenti che tentato di far raggiungere la sufficienza allo studente anche con più di una domanda oltre quelle previste.
Esame universitario: le differenze tra scritto e orale
Ci sono delle indubbie differenze tra un esame orale e uno scritto, oltre all’ovvia modalità. In alcuni casi infatti le differenze tra un esame e l’altro dipendono da come il docente sceglie di affrontare la materia. Di conseguenza anche per gli studenti può cambiare molto il metodo di studio.
Pensiamo per esempio alla possibilità di uno scritto a crocette, nel quale quindi la precisione nelle risposte è essenziale per avere un punteggio pieno. In questo caso lo studio dovrà essere minuzioso. Al contrario invece un esame orale permette un più ampio margine di dialogo e anche più flessibilità nelle risposte. Lo studio sarà inevitabilmente più improntato a spaziare tra gli argomenti.
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