Questi due BOT in asta il 29 ottobre. Conviene comprare?

Stefano Vozza

25/10/2024

Il Tesoro ha annunciato la riapertura delle emissioni di 2 vecchi BOT a 12 e 6 mesi e in scadenza prima di Pasqua 2025, cioè tra meno di 6 mesi.

Questi due BOT in asta il 29 ottobre. Conviene comprare?

Con un comunicato stampa apparso sul sito istituzionale il 24 ottobre, il Dipartimento del Tesoro ha annunciato l’emissione di due BOT in asta la prossima settimana. Come sempre, vengono illustrati i dettagli tecnici dei titoli in rampa di lancio con il relativo calendario delle operazioni di sottoscrizione.

Sintetizziamo entrambi gli aspetti concentrandoci soprattutto sul mix rischio, finalità e rendimento dei bond prossimi a venire. Anticipiamo solo che essi potrebbero far gola a chi cerca un parcheggio della liquidità oggi e per poi ritirarla a inizio della prossima primavera.

I due nuovi Buoni Ordinari del Tesoro (BOT) in asta martedì 29

In entrambi i casi si tratta della riapertura di due BOT già in circolazione sul mercato secondario, il MOT.

Le operazioni, quindi, da un lato puntano a raccogliere nuove provviste per le esigenze di cassa del Tesoro, dall’altro ampliano il flottante dei titoli in questione. Nello specifico si tratta dei seguenti bond:

  • BOT 12 mesi con ISIN IT0005592370, emesso il 12 aprile scorso e in scadenza il 14 aprile 2025 (in origine: 367 giorni). La durata residua è invece di 165 giorni, cioè scade tra 5 mesi e mezzo. L’ammontare offerto è di 1,750 miliardi di € e si tratterà della 3° tranche in emissione. Oggi sul MOT il titolo scambia a 98,662, per un rendimento effettivo netto a scadenza del 2,49%;
  • BOT 6 mesi (182 giorni in origine), con codice ISIN IT0005614182, e una vita residua di 151 giorni. Il Tesoro ha infatti lanciato il Buono lo scorso 30 settembre e ne ha previsto la scadenza, con relativo rimborso del nominale sottoscritto, per il 31 marzo 2025. Anche qui si tratterà della 3° tranche, mentre l’ammontare offerto sarà di 1,5 miliardi di €. Oggi il BOT scambia a 98,774 sul mercato secondario, per un rendimento effettivo netto a scadenza del 2,6%.

Ovviamente per rendimenti effettivi a scadenza delle due nuove tranche dovremo attendere l’esito finale dell’asta di martedì 29. Al termine delle procedure, infatti, l’emittente comunicherà i prezzi ufficiali di aggiudicazione dei rispettivi titoli.

Comprare BOT per parcheggiare la liquidità oggi e ritirarla a inizio primavera?

Il taglio minimo di sottoscrizione resta sempre di mille euro, così come non cambia il metodo di collocamento tra i risparmiatori: l’asta competitiva. Il loro calendario di sottoscrizione, infine, prevede i seguenti termini:

  • lunedì 28 ottobre c’è quello per la prenotazione da parte del pubblico interessato a partecipare alle aste;
  • martedì 29, alle 11.00, c’è il termine per la presentazione delle domande in aste. Alle procedure possono partecipare gli “Specialisti in titoli di Stato” e gli “Aspiranti Specialisti”, così come indicati dai relativi Decreti;
  • mercoledì 30, alle 15.30, c’è il termine per il collocamento supplementare;
  • giovedì 31 sarà infine la data di regolamento dei nuovi titoli sottoscritti.

Il tempo totale e residuo dell’investimento, l’elevata liquidità dei titoli e la garanzia dello Stato italiano sul capitale investito fanno del BOT uno strumento a rischio molto basso. Non a caso, infatti, la letteratura finanziaria li inserisce tra gli strumenti di liquidità al pari di c/c e conti deposito, per fare degli esempi.

Ora, a chi potrebbe interessare una simile obbligazione priva di cedola? Secondo gli esperti, a chi cerca un porto sicuro per parcheggiare la propria liquidità a breve termine anziché tenerla ferma e infruttifera.

Un’ultima considerazione da fare, infine, riguarda le spese come il dossier titoli e/o le commissioni bancarie. Sarebbe opportuno, infatti, che il guadagno derivante dal capitale da destinare al BOT (e quindi l’importo ivi destinato) fosse almeno in grado di ripagare le spese vive bancarie e fiscali.

DISCLAIMER
Le informazioni e le considerazioni contenute nel presente articolo non devono essere utilizzate come unico o principale supporto in base al quale assumere decisioni relative agli investimenti. Il lettore mantiene la piena libertà nelle proprie scelte d’investimento e la piena responsabilità nell’effettuazione delle stesse, poiché egli solo conosce la sua propensione al rischio e il suo orizzonte temporale. Le informazioni contenute nell’articolo sono fornite a mero scopo informativo e la loro divulgazione non costituisce e non è da considerarsi un’offerta o sollecitazione al pubblico risparmio.

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