Italia: quanto è probabile l’arrivo di una nuova recessione entro fine 2019? La previsione ha parlato chiaro
Lo spettro di un’Italia in recessione è tornato a spaventare i mercati sul finire del 2018, ma anche i mesi successivi sono stati altrettanto preoccupanti.
Più nello specifico negli ultimi due trimestri dell’anno il PIL tricolore si è contratto. Tutto ciò ha ufficializzato l’entrata dell’Italia in recessione tecnica.
Fortunatamente con l’arrivo del 2019 le cose sono (seppur lievemente) migliorate e l’economia è tornata a viaggiare con il segno più. In generale però il contesto globale si è indebolito cosa che ha nuovamente portato a teorizzare l’arrivo di un rallentamento entro la fine del 2019.
Recessione Italia: quanto è probabile?
Sull’argomento un’interessante analisi di Oxford Economics, secondo cui la probabilità di un’Italia in recessione entro fine anno si aggira al momento tra il 20% e il 30% (il doppio rispetto a quella dell’Eurozona).
Più nello specifico, durante l’estate il Belpaese ha toccato il picco del 30%. Poi con la nascita del nuovo esecutivo e la conseguente discesa dello spread la percentuale si è progressivamente ridotta, e con essa anche il rischio di uscire dall’euro.
Il monito degli analisti è stato piuttosto chiaro:
“la nostra analisi mostra che questi livelli sono stati raggiunti una sola volta in passato senza essere seguiti da una vera e propria recessione. Non dovrebbero essere quindi sottostimati”.
Ma se l’Italia non entrerà in recessione, quanto crescerà nel 2019? La variazione del PIL secondo le previsioni citate sarà nulla nell’anno corrente e dello 0,2% il prossimo. A pesare saranno ancora le incertezze fiscali ed economiche probabilmente legate alla Legge di Bilancio in dirittura d’arrivo.
Sicuramente non aiuterà il rallentamento ormai evidente in diverse economie. A lanciare i più evidenti segnali d’allarme è stato il settore manifatturiero globale entrato praticamente in contrazione.
Anche Paesi come la Germania hanno rispolverato lo spettro della recessione. In Italia, almeno per il momento, le probabilità appaiono basse, ma non inesistenti.
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