Cosa prevedono i Recovery Plan di Germania e Francia, già presentati a Bruxelles

Pierandrea Ferrari

28/04/2021

Germania e Francia, beneficiarie rispettivamente di 28 e 40 miliardi di euro, hanno presentato a Bruxelles i loro Recovery Plan per accedere ai fondi UE. E l’Italia?

Cosa prevedono i Recovery Plan di Germania e Francia, già presentati a Bruxelles

Nella giornata di ieri, martedì 27 aprile, Germania e Francia hanno presentato a Bruxelles i loro Recovery Plan. I piani, svelati dai ministri delle Finanze Olaf Sholz e Bruno Le Maire, consentiranno alle prime due economie dell’Eurozona di accedere ai finanziamenti del Recovery Fund, rispettivamente 28 e 40 miliardi di euro.

È attesa per oggi, invece, la presentazione del Recovery Plan dell’Italia, in attesa del via libera definitivo del Consiglio dei ministri. La scadenza per la consegna del piano è stata fissata dalla Commissione europea al 30 aprile.

Germania e Francia svelano il Recovery Plan

Il piano della Germania, che come anticipato potrà contare su finanziamenti europei per 28 miliardi di euro, destina il 90% delle risorse a progetti legati al contrasto al cambiamento climatico, in conformità con l’indirizzo UE in tema di ecosostenibilità, e alla digitalizzazione. Per entrambi i segmenti, la Germania pianifica di spendere sensibilmente di più rispetto alle soglie minime fissate da Bruxelles, ovvero – rispettivamente – il 37% e il 20% delle risorse europee.

Nel dettaglio, 11,5 miliardi andranno a finanziare diversi progetti green, come gli incentivi per auto, bus e treni elettrici e un uso massivo dell’idrogeno come fonte di energia, mentre per l’innovazione digitale verranno spesi 14 miliardi, con focus su istruzione, salute e pubblica amministrazione.

La Francia, con i 40 miliardi di euro del Recovery Fund, ha deciso invece di finanziare tre pilastri, ecologia, competitività e coesione sociale e territoriale, suddivisi in nove missioni. Parigi, come Berlino, calca la mano soprattutto sulla transizione ecologica, punto focale di un piano in cui la priorità è“investire massivamente, non consolidare le finanze pubbliche”, secondo Le Maire: i macro-progetti riguardano il rinnovamento energetico, l’ecologia e la biodiversità, le infrastrutture e la mobilità verde, l’energia e la tecnologia.

Anche l’Italia si prepara a presentare il Recovery Plan

Ed oggi, insieme alla Spagna, è il turno dell’Italia. Il Recovery Plan, intorno al quale è maturata persino una crisi di Governo, e che ha accelerato solo con l’esecutivo di unità nazionale a guida Draghi, ha già incassato il semaforo verde delle due ali del Parlamento, Camera e Senato, e dopo la presentazione a Bruxelles verrà approvato in via definitiva dal Cdm e inviato alla Commissione europea, prima della scadenza del 30 aprile.

L’Italia potrà contare su 191,5 miliardi del Recovery Fund – prima beneficiaria dell’Eurozona - e altri 30 del Fondo complementare, ed ha suddiviso il Recovery Plan in sei missioni: digitalizzazione, rivoluzione verde e transizione ecologica, infrastrutture per la mobilità sostenibile, istruzione e ricerca, inclusione e coesione, salute. Previste anche delle riforme nell’ambito della pubblica amministrazione e della giustizia.

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